Nel 2025, l’assegno di maternità dei Comuni cresce un po’ rispetto all’anno precedente, per effetto della rivalutazione annua, basata sull’indice ISTAT dei prezzi al consumo. Si tratta dell’aumento dello 0,8%, applicato per l’adeguamento al costo della vita anche ad altre prestazioni, come le pensioni, l’assegno unico e l’assegno di inclusione 2025.
A renderlo noto un comunicato stampa della presidenza del Consiglio dei ministri sulla Rivalutazione per l’anno 2025 della misura, pubblicato in Gazzetta ufficiale.
La rivalutazione garantisce un lieve aumento dell’importo erogato anche agli assegni di maternità erogati a chi non può percepire il congedo di maternità Inps classico. Questo aggiornamento rientra nel meccanismo di adeguamento delle prestazioni assistenziali legate all’ISEE, assicurando un aiuto economico stabile per chi si trova in condizioni di maggiore necessità.
Ecco gli importi erogati e chi può chiedere l’assegno di maternità dei Comuni nel 2025.
Cos’è l’assegno di maternità dei Comuni
L’assegno di maternità dei Comuni è una prestazione assistenziale erogata dall’INPS su richiesta del Comune di residenza a favore delle madri che non beneficiano di un trattamento previdenziale di maternità. Tale misura è rivolta alle donne disoccupate o con un lavoro precario, purché rientrino nei limiti ISEE stabiliti dalla normativa vigente. L’assegno ha lo scopo di supportare economicamente le madri nei primi mesi di vita del bambino o nei casi di affidamento preadottivo e adozione senza affidamento.
Importo dell’assegno di maternità 2025
Per il 2025, a seguito della rivalutazione annuale, l’importo mensile dell’assegno di maternità dei Comuni è fissato a 407,40 euro, se spettante nella misura intera. Il contributo è riconosciuto per 5 mensilità, per un totale complessivo di 2.037,00 euro. L’importo viene erogato in un’unica soluzione ed è destinato esclusivamente a chi rientra nei requisiti economici e normativi stabiliti dalla legge.
Rivalutazione dell’assegno di maternità nel 2025
L’adeguamento annuale dell’assegno di maternità dei Comuni avviene in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), con esclusione dei tabacchi. Per il 2025, la variazione calcolata da ISTAT è pari allo 0,8%, come comunicato ufficialmente il 16 gennaio 2025. Questo tasso di rivalutazione si applica a numerose prestazioni sociali legate all’ISEE, tra cui appunto l’assegno di maternità. La normativa di riferimento è l’articolo 13, comma 4, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2013, n. 159.
Di quanto aumenta l’assegno di maternità nel 2025
L’aumento dello 0,8%, rispetto all’anno precedente, in linea con la variazione ISTAT fa crescere l’assegno di una manciata di euro: per la precisione di incremento di 3,23 euro mensile . Nel 2024 infatti, l’importo mensile era di 404,17 euro, mentre nel 2025 l’importo aggiornato è di 407,40 euro. L’aumento complessivo su 5 mensilità invece ammonta a 16,15 euro.
L’aumento, seppur contenuto, si inserisce nel meccanismo di adeguamento annuale delle prestazioni sociali legate all’ISEE per mantenere il potere d’acquisto delle famiglie beneficiarie.
Chi può chiedere nel 2025 l’assegno di maternità dei Comuni
L’assegno di maternità dei Comuni è riservato alle madri che non percepiscono un’indennità di maternità dall’INPS o da altri enti previdenziali. Può essere richiesto dalle cittadine italiane, comunitarie ed extracomunitarie in possesso di un regolare permesso di soggiorno, purché soddisfino i requisiti economici previsti.
Per l’anno 2025, la soglia ISEE massima per accedere alla prestazione è pari a 20.382,90 euro. Superata questa soglia, il diritto all’assegno decade.
Il sussidio di 5 mensilità viene concesso dai Comuni e poi erogato dall’Inps.
Invio domanda per il 2025
La domanda per l’assegno di maternità deve essere presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di affidamento preadottivo o adozione senza affidamento.
Per presentare la richiesta, è necessario compilare l’apposito modulo, disponibile presso il Comune o scaricabile dal sito web istituzionale. Alla richiesta si devono allegare alcuni documenti e informazioni, tra cui:
- Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata per la certificazione dell’ISEE;
- Copia del documento d’identità della richiedente;
- Codice fiscale della madre e del bambino;
- Certificato di nascita o documentazione relativa all’adozione o all’affidamento preadottivo;
- Per i cittadini extracomunitari, copia del permesso di soggiorno valido.
Altri sussidi e prestazioni rivalutate dello 0,8% nel 2025
La rivalutazione ISTAT dello 0,8% si applica a diverse prestazioni assistenziali collegate all’ISEE. Tra queste, oltre all’assegno di maternità dei Comuni, rientrano anche:
- L’Assegno unico e universale 2025, erogato alle famiglie con figli.
- L’assegno sociale, destinato ai cittadini con redditi molto bassi e privi di altre forme di pensione.
- La pensione di inabilità e altre prestazioni assistenziali legate alla condizione economica del nucleo familiare;
- Le pensioni e i trattamenti previdenziali dell’inps ai pensionati e pensionate.
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