L’information technology traina il mercato azionario Asiatico « LMF Lamiafinanza

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Nel quarto trimestre l’indice MSCI Asia ex-Japan (USD Net Return) ha perso il 7,6%. La Cina sta introducendo politiche a sostegno dei consumi locali e della crescita economica, tuttavia la fiducia degli investitori resta scarsa per via dell’incertezza sui possibili effetti dell’aumento dei dazi sulle esportazioni asiatiche con il ritorno di Trump alla Casa Bianca. I mercati con le migliori performance nella regione sono Taiwan e Singapore. La Corea del Sud è stata invece il fanalino di coda per via della volatilità correlata ai disordini politici. Nel trimestre hanno arrancato anche Indonesia, Filippine, India e Thailandia.

A livello settoriale, l’information technology ha fatto meglio degli altri settori, mentre faticano materiali, beni di prima necessità, energia, beni voluttuari e immobiliare. Dopo una fase profondamente ribassista nel 2021 e nel 2022, negli ultimi due anni i mercati azionari asiatici (Giappone escluso) sono stati in graduale ripresa. Nel 2024 l’indice MSCI Asia ex-Japan ha guadagnato il 12,0%. Nonostante abbia recuperato oltre il 40% rispetto ai minimi di ottobre 2022, il mercato azionario in Asia (Giappone escluso) è ancora al di sotto del 10% rispetto al picco del 2021. I semi da cui si sviluppa una fase rialzista vengono piantati nella fase ribassista che la precede. Le valutazioni restano interessanti. A nostro giudizio, è una situazione ideale per gli investitori che vogliono acquistare società robuste a prezzi molto convenienti in Asia.

In questo momento il rischio principale percepito per la Cina riguarda le politiche di Trump. Gli aumenti dei dazi rappresentano il rischio principale, in particolare per le economie asiatiche orientate all’esportazione. Tuttavia, durante la prima presidenza Trump l’indice MSCI Asia ex-Japan praticamente è salito di oltre il 70% dall’inizio del 2017 all’inizio del 2021, nonostante le controversie commerciali e la pandemia da Covid. Anche le esportazioni cinesi sono cresciute molto da quando sono iniziati i contrasti commerciali con Trump nel 2018.

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Riteniamo che anche le politiche adottate in Cina abbiano un peso importante per l’economia cinese e asiatica, oltre che per i mercati azionari regionali. In vista di un forte aumento dei dazi, ci aspettiamo una politica particolarmente accomodante in Cina rispetto agli ultimi 10 anni, con il chiaro obiettivo di sostenere l’economia, il mercato immobiliare e il mercato azionario. Prevedibilmente le economie asiatiche rafforzeranno i legami commerciali in vista degli aumenti dei dazi da parte degli Stati Uniti.

Per quanto concerne i flussi di investimento, il risparmio in Asia è elevato e potrebbe confluire maggiormente verso i mercati azionari. In questo momento gli investimenti delle famiglie nei mercati azionari sono assai inferiori rispetto alla liquidità che confluisce nel mercato immobiliare o nei depositi bancari rispetto alla situazione negli Stati Uniti. Un intervento governativo volto a promuovere il rendimento per gli azionisti attraverso dividendi e riacquisti di azioni proprie è dunque essenziale. I programmi di “rivalutazione” adottati in Cina e in Corea del Sud stanno spingendo le aziende all’azione. Il potenziale non sfruttato però è ancora enorme.

A causa del rischio commerciale percepito, qualche investitore potrebbe decidere di vendere ottime società asiatiche, con prospettive robuste nel lungo termine, sulla base dei timori macroeconomici nel breve termine. Ciò potrebbe offrire eccellenti opportunità per gli investitori a lungo termine come noi. La nostra strategia nel 2025 si concentrerà sulle società asiatiche e cinesi che: beneficiano delle tendenze a lungo termine nei consumi, nella tecnologia e nell’energia pulita e concentrano la crescita dell’attività nei mercati locali, in Asia o in altri mercati emergenti.

Tra queste, le aziende leader nella robusta catena di distribuzione di veicoli elettrici in Asia. Nonostante le barriere commerciali in Europa e negli Stati Uniti, le aziende asiatiche di veicoli elettrici hanno l’opportunità di far crescere ricavi e utili in altre regioni. Le stesse dinamiche valgono per dispositivi medicali, semiconduttori, software, alcuni marchi di beni di consumo, l’intrattenimento online, giochi e viaggi. Il nostro portafoglio ha un’esposizione nelle società che beneficeranno dell’andamento dei consumi e che hanno prospettive di crescita a lungo termine in campo tecnologico e dell’energia pulita. I viaggi continuano a essere un tema interessante.



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