Non trema solo Santorini. Ma trema anche una bella fetta di Sicilia. Da Messina con provincia, fino al palermitano. Isole Eolie comprese. La scossa รจ stata molto forte 4.8 di magnitudo registrata alle 16,19 dalla sala operativa dellโIngv di Catania. Per la gente eoliana sono stati secondi di paura. Lโepicentro nel canale tra Filicudi e Alicudi. A 45 chilometri da SantโAgata di Militello. A Lipari centro hanno tremato le case, ballato scrivanie e la gente si รจ anche riversata in strada.
La scossa รจ stata avvertita ad Alicudi e a Filicudi. โIo non sono nella mia isola โ afferma Francesco Scaldati โ ma ho parlato con mia moglie e mi ha detto che il terremoto รจ stato fortissimo. Le case hanno tremato e dalla parete sono caduti pure i quadriโฆโ. Anche ad Alicudi Bartolo Taranto riferisce โsi abbiamo ballatoโฆโ. . Da Salina lโassessore Giuseppe Scafidi parla di una โscossa importante, ma per fortuna niente danniโ. A Lipari la signora F.C. stava riposando โmi sono svegliata tremando, il letto รจ saltellatoโฆโ. Subito dopo lโevento sismico piuโ forte, รจ seguito uno sciame sismico. E registrate altre tre scosse: 2,7 alle 16,40, 2.5 alle 16,42 e 2.9 alle 16,48. La Protezione civile diretta da Nico Russo dopo una prima ricognizione segnala che al momento non sono stati comunicati danni e i volontari sono allertati. Cosรฌ come anche lโassociazione Radioamatori presieduta da Pino Orto. Il sindaco Riccardo Gullo รจ in continuo contatto con la prefettura.
Eโ evidente che alla luce di quanto sta accadendo a Santorini, alle Eolie comincia ad esserci una certa apprensione. Una scossa di tale portata ha pochi precedenti. Tra lโaltro in questi giorni anche lโattivitร dello Stromboli รจ intensa.
La sala situazione Italia del dipartimento della Protezione Civile si รจ messa in contatto con le strutture locali del servizio nazionale e dalle prime verifiche effettuate, in seguito allโevento non risulterebbero danni a persone o cose. โAd Alicudi โ ha affermato il sindaco Gullo โ si sono registrate solo delle piccole frane.. โ. Qualcuna piuโ consistente nei giorni scorsi ha interessato la localitร di Sgorbio che ha riguardato due stradine.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, segue ยซcon attenzione lโevolversi della situazione dopo il terremoto di 4,8 gradi Richter, con epicentro a est di Alicudi, ma che รจ stato avvertito in diverse aree dellโIsolaยป.
ยซSono in costante contatto con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina – dice Schifani – che a sua volta รจ in stretto raccordo con il sindaco di Lipari, con il prefetto di
Messina e con lโIstituto nazionale di geofisica e vulcanologia per un primo e rapido monitoraggio di eventuali danni, che al momento non sono stati segnalati. La Regione รจ, comunque, pronta
a intervenire con tutti i mezzi a disposizione per supportare le comunitร coinvolte e garantire la sicurezza dei cittadiniยป.
ยซSi tratta di unโarea di dinamica attiva, quindi รจ caratterizzata da eventi sismiciยป. Lo ha ha spiegato Stefano Branca, direttore dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, a proposito della scossa di magnitudo 4.8 registrata al largo tra le isole di Alicudi e Filicudi.
Lโepicentro รจ stato in mare e lโipocentro รจ stato localizzato a 18 km. ยซLa zona – ha proseguito Branca – รจ fortemente sismica con strutture tettoniche attive che attraversano tutto il Tirrenoยป.
Per Lucia Margheriti, direttrice dellโOsservatorio nazionale terremoti dellโIstituto nazionale di geofisica e vulcanologia ยซil rischio di tsunami รจ da escludere. Considerata lโintensitร moderata del terremoto avvenuto in mare tra lโIsola si Alicudi e quella di Filicudi, con una magnitudo di 4.8, ci aspettiamo al massimo qualche scossa di assestamentoยป. La placca africana spinge verso quella europea ยซe il movimento puรฒ causare appunto terremotiยป, continua lโesperta. ยซLa scossa รจ stata registrata a 20 chilometri di profonditร ed รจ stata percepita da unโarea vasta della costa della Sicilia settentrionale e anche in alcune aree della Calabriaยป, aggiunge. ยซSuccessivamente abbiamo registrato 3-4 scosse meno intense – spiega Margheriti – suggerendoci che si tratta di una sequenza poco attiva. Il fatto che poi si sia verificato in mare ha certamente contribuito ad evitare danniยป. Se ci saranno scosse piรน forte nelle prossime ore o giorni impossibile saperlo. ยซNon possiamo prevederloยป, conclude lโesperta.
C’รจ collegamento con Santorini?
Alessandro Amato, sismologo e responsabile del CAT e Andrea Cerase, Ricercatore e Professore Aggregato all’Universitร di Roma dove insegna “Comunicazione Umanitaria, del Rischio e dell’Emergenza”, giร assegnista di ricerca del CAT dichiara โLa coincidenza tra la sequenza sismica attiva da molti giorni a Santorini โ spiega – non puรฒ avere innescato la sismicitร di oggi alle isole Eolie. Le due aree sono molto distanti (circa mille chilometri) e appartengono a due mondi geologici ben diversi. Non c’รจ un processo geologico che possa spiegare un fenomeno di causa-effetto tra le due sequenzeโ.
โInoltre โ aggiunge – va considerato che in Italia (come in altre aree geologicamente attive del pianeta) ci sono sempre terremoti, la nostra Rete Sismica Nazionale INGV ne registra circa 40 ogni giorno in media, spesso raggruppati in sequenze come quella di questi giorni a Siena o quelle che abbiamo avuto in Calabria e in altre regioni negli ultimi mesiโ.
Le Eolie โ purtroppo โ in passato hanno sempre fatto i conti con i terremoti. Il 16 ago del 2010 vi fu una forte scossa di terremoto ed anche lโattuale presidente della Regione Renato Schifani, allora in veste di presidente del Senato (tutte le estati frequentava le isole, ora รจ richiesto a furor di popolo per i tanti problemi delle isole e ancora non ha messo piedeโฆ) navigava a bordo di un caicco in prossimitร dei faraglioni e assistette al crollo di un pezzo del costone proprio a causa di un evento sismico.
Raffaele Azzaro, primo ricercatore dellโOsservatorio Etneo dellโIngv, si รจ occupato dello studio degli effetti dei terremoti, di sismicitร a lungo termine e di faglie attive, pubblicato nel sito dellโIngv nazionale. โLa sismicitร delle Isole Eolie โ ha affermato – รจ legata alla presenza di due sistemi di faglia: il sistema Sud – Tirrenico, che interessa il basso Tirreno parallelamente alla costa settentrionale siciliana, e quello della cosiddetta Linea di Tindari, una sistema di faglie che attraversa il settore nord-orientale della Sicilia, estendendosi nel Golfo di Patti e quindi marginando a ovest le isole di Vulcano e Lipari. Le Eolie, quindi, risentono dei terremoti che avvengono su questi due sistemi di faglia ma non solo: sono infatti esposte anche allo scuotimento degli eventi sismici provenienti da Sicilia e Calabria. Per quanto riguarda lโattivitร sismica legata al vulcanismo, questa non ha un forte impatto in queste isole come invece avviene nel caso dellโEtna, vulcano caratterizzato da terremoti di magnitudo moderata ma anche distruttiviโ.
Alcune date di eventi sismici legati a questi sistemi di faglia. Per quanto riguarda il sistema Sud – Tirrenico i terremoti conosciuti che hanno avuto un impatto di rilievo sono avvenuti nel settore occidentale delle Eolie, a Filicudi e Alicudi, nel 1892 e nel 1980. Nel settore orientale delle Eolie invece, nellโarea di Stromboli ricordiamo il terremoto del 1941 mentre Lipari e Salina sono state colpite nel 1926 e 1939. Questi eventi, caratterizzati da magnitudo inferiore a cinque, hanno provocato danni lievi.
โIl tipo di sismicitร attuale . puntualizza il ricercatore Etneo – riflette, per grandi linee, quello che giร sappiamo dalla sismicitร storica. Attraverso la rete sismica installata su tutte le isole dellโarcipelago eoliano registriamo eventi anche di bassa magnitudo, e rileviamo la micro-sismicitร legata allโattivitร vulcanica di Vulcano e Stromboli. A differenza dei terremoti tettonici che si localizzano a profonditร di 10-15 km, questi terremoti vulcanici sono estremamente superficiali e di magnitudo anche inferiori a 1โ.
Le date degli eventi
Risalgono al 1783, 1894 e 1905, quelli maggiormente risentiti a Stromboli a causa della vicinanza con la Calabria, o piรน in generale il grande terremoto del 1908 localizzato nello stretto di Messina. In altri casi, come quello dei terremoti del 1693 che flagellarono lโintera Sicilia orientale, alle Eolie ci furono solo lievi danni. Per quanto riguarda il Golfo di Patti, lโevento sismico piรน recente da ricordare รจ quello del 1978. Con una magnitudo di circa 6, produsse alle Eolie effetti pari al settimo grado della scala Mercalli, il che significa danni diffusi ma non particolarmente gravi.
โQuesti eventi โ sottolinea il ricercatore Azzaro – ci hanno insegnato che le Eolie sono anche soggette allโimpatto dei fenomeni sismici. Tuttavia, essendo isole vulcaniche spesso la percezione del rischio รจ legato ai soli fenomeni eruttivi, ed รจ quindi facile perdere la memoria di terremoti che avvengono in contesti tettonici apparentemente lontani (Calabria meridionale, Sicilia settentrionale e basso Tirreno), rari nel tempo ma dannosi. Eโ bene quindi mantenere lโattenzione e informare cittadini e turisti anche su questo aspettoโ.
Le reti sismiche
Nelle Eolie รจ installata una rete sismica costituita da stazioni per ogni isola dellโarcipelago, proprio al fine di consentire una adeguata localizzazione degli eventi sismici. Questa rete รจ ovviamente integrata con le stazioni a terra nel settore settentrionale della Sicilia e della Calabria per consentire una migliore localizzazione della sismicitร . Nelle isole di Lipari, Vulcano e Stromboli cโรจ un addensamento del numero di stazioni al fine di โcatturareโ la micro-sismicitร legata alla dinamica dei fluidi magmatici o del magma, come nel caso di Stromboli.
I segni dei terremoti.
โCe ne sono due โ aggiunge – in particolare e si tratta di testimonianze lasciate dallโuomo. Uno si trova a Marina Corta, Lipari, nella chiesa di San Giuseppe dove รจ presente una lapide in cui si ringrazia il Santo per lo scampato pericolo dal terremoto avvenuto in Calabria nel 1894. La banca dati macrosismica DBMI ci mostra che questo terremoto alle Eolie รจ stato avvertito senza danni, a differenza di ciรฒ che avvenne in Calabria dove raggiunse il decimo grado della scala Mercalli.
La seconda testimonianza si trova a Stromboli, nella Chiesa di San Bartolo, frazione di San Vincenzo. Qui รจ esposta una lapide che ricorda che la chiesa รจ stata restaurata dopo il terremoto di Messina del 1908, evento che a Stromboli ha raggiunto il settimo grado della scala Mercalli.
Ma alle Eolie si ringrazia soprattutto il patrono San Bartolomeo e ogni anno il 16 novembre si registra la processione proprio per i miracoli fatti in occasione dei vari eventi sismici anche forti come questโultimo che hanno scatenato paura, ma senza danniย E il 16 novembre di ogni anno puntualmente la gente di Lipari celebra San Bartolomeo con una solenne processione.
I servizio del TG5 e del Tg3 Sicilia
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