ANALISI DI DETTAGLIO DELLE RISERVE IDRICHE IN AMBITO AGRICOLO, SITUAZIONE AL 7 FEBBRAIO 2025

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Nelle ultime due settimane la situazione complessiva degli invasi presenta un miglioramento.

Da qualche giorno la modellistica prevede per il fine settimana precipitazioni intense sul nord ovest, purtroppo le ultime elaborazioni sembrano ridurre l’intensità dell’evento confinandolo più sul bacino del Tanaro che sui bacini del Po con un impatto quindi assai limitato sulle riserve. 

L’estrema volatilità dei modelli previsionali obbliga a fare una valutazione a fine evento con l’auspicio che si consolidi l’accumulo nevoso.

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Nelle ultime due settimane si è avuto un aumento dell’accumulo nevoso come emerge dal confronto delle altezze sulle Alpi occidentali al 7 febbraio rispetto al 24 gennaio.

Si evidenzia un accumulo superiore al metro nell’intorno del Monte Bianco e del Monte Rosa. L’altezza massima misurata è di 172 cm, ben lontana dagli accumuli dello scorso decennio.

Le precipitazioni degli ultimi 15 giorni, unite al primo scioglimento nivale, hanno permesso un buon recupero del Lago Maggiore. I bacini elvetici sono sempre con un riempimento sotto la media come emerge dal seguente grafico.

Negli ultimi 15 giorni si sono verificate precipitazioni consistenti e questo ha permesso di attenuare le criticità in essere.

Resta necessaria una attenta vigilanza finalizzata alla collaborazione proficua di tutti i portatori di interesse in quanto l’esperienza del 2024 ha evidenziato come, nei mesi di inizio estate, si ha una compromissione del manto nevoso medio, dato riferito al Monte Rosa, di circa 4 cm al giorno. Nel prossimo report pubblicheremo una simulazione riferita all’andamento negli ultimi 15 anni.

In sintesi la situazione complessiva è tendenzialmente stabile e molto dipenderà da quanto avverrà nelle prossime ore, come già richiamato siamo nuovamente in balia dell’incertezza modellistica a seguito dell’estrema variabilità e instabilità del sistema causata dal riscaldamento del bacino mediterraneo.

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Riserve Nevose:

L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche posizionate nell’intorno del Monte Rosa evidenzia la presenza di un accumulo, allo stato, in leggera ripresa pur mantenendosi tendenzialmente basso.

Lago Maggiore:

Il lago Maggiore ha un livello idrometrico pari a circa 118 cm sullo zero di riferimento, con un andamento in buona ripresa nelle ultime due settimane.

Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net.

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Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 7 febbraio.

Andamento Falda:

La falda freatica è in fase di costante calo e si conferma l’esaurimento del maggior accumulo riscontrato nelle precedenti analisi.

Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.

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Nota sull’uso delle informazioni:

Si tratta di un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.

Nelle ultime settimane:

Si riporta l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (agosto – gennaio) dell’ultimo quadriennio a Sartirana Lomellina. Il dato semestrale è il più alto degli ultimi 4 anni in forza delle piogge di ottobre, il dato dell’ultimo trimestre è invece il più basso dell’ultimo quadriennio.

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Scala di allarme riserva irrigua comparto risicolo e possibili interventi emergenziali:

Si prosegue con la predisposizione della scala di allarme, l’avanzare della stagione invernale porta ad avere un quadro complessivo con sempre maggior dettaglio. L’evento precipitativo indicato in premessa potrebbe attenuare le criticità tutt’ora presenti.

L’accumulo nevoso si è rinforzato: questo fatto porta ad utilizzare un valore pari a 3, su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un importante riempimento: l’indicatore è però mantenuto a 3 su 5 in considerazione del non importante innevamento e del ridotto riempimento dei bacini idroelettrici. Con riferimento alla falda si ha un comportamento in linea con gli scorsi anni, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 3 su 5 confermando la precedente analisi.

Questo porta a conferma un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua pari a 9 su un massimo di 15, in leggero miglioramento rispetto alla precedente analisi.

Prossima lettura

REDDITI: NOVITÀ DICHIARATIVI 2025 – PARTE PRIMA

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