Nova Gorica-Gorizia, una capitale a due teste

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C’era una volta una piazza che separava, non univa le persone. Quella piazza, spaccata in due dal muro della cortina di ferro, da simbolo diventa ora icona della prima capitale europea della cultura transfrontaliera: Nova Gorica-Gorizia. Divise in passato, unite oggi da un trattino a disegnare un’unica vocazione europea. Una capitale a due teste, come sotto gli Asburgo era Vienna, con piazza Transalpina (dal 2008 ribattezzata piazza Europa) rimessa a nuovo per l’occasi0ne, così come la prospiciente stazione in stile austroungarico che era in Jugoslavia, oggi è Slovenia, dal 2004 Unione Europea. Essere in Europa significa potersi scattare un selfie seduti sui resti del muro; pedalare su una pista ciclabile dove prima correva il filo spinato; raggiungere la famosa Fattoria della mucca, che è ancora là, immortalata dalla foto del 1947 che ritrae l’animale con due zampe in territorio italiano e due in Jugoslavia, ignaro di essere a cavallo della striscia di calce bianca che divideva le nazioni, le vite, le case, il lavoro.

Un’unica capitale europea

Quasi un secolo dopo, nel 2025, anno di guerre e nuovi muri, si festeggia un gemellaggio che supera i confini, sia fisici che mentali. Due patrie, un’unica capitale europea della cultura: Nova Gorica-Gorizia. Il ricco programma di “GO! 2025“ avrà inizio ufficialmente con l’evento “Da stazione a stazione“, l’8 febbraio, data di nascita del poeta Giuseppe Ungaretti che sull’Isonzo combatté e scrisse, nonché Giornata nazionale della cultura slovena. Il celebre pianista Gadjiev si esibirà sul ponte di Salcano, sul fiume verde smeraldo (il 17 luglio altro suo concerto), e alla cava si esibiranno i ballerini Nastja e Mihal e andrà in scena la saga del regista teatrale Tomi Janežič.

Sono quattro le grandi aree tematiche in cui si dipana il programma di “GO! 2025”. Sul filo rosso di “Guerra e pace”, “Creazione del nuovo”, “Contrabbandieri” e “Molto verde”, sono attesi eventi come il Festival della Complessità (diffuso, a km zero, da maggio in poi) con grandi protagonisti fra cui Didier Eribon, Aleksandar Hemon, Miljenko Jergović, Slavoj Žižek; l’edizione 2025 di Gusti di Frontiera, Gusti senza frontiere, dal 26 al 28 settembre, a Gorizia ma anche nel vicino versante sloveno, fra piaceri gourmet e arte; e diversi gli eventi espositivi in cartellone, fra cui la mostra dedicata a Zoran Mušič. Ci sarà un importante omaggio allo psichiatra Franco Basaglia con il passaggio in sedi slovene del mitico “Marco Cavallo”, simbolo dell’abbattimento dei confini e pregiudizi sulla salute mentale; e tante produzioni cinematografiche, musicali, teatrali, come “Dodecalogo”, la docufiction transgenerazionale del regista Tomi Janežič e il documentario di Anja Medved sui testimoni della Seconda Guerra Mondiale. E ancora: la Marcia del Primo maggio, in simultanea in varie città europee di confine; la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (dal 31 maggio al 30 giugno); il focus sull’architetto Edvard Ravnikar che progettò la città novecentesca e modernista di Nova Gorica; e un palinsesto di proposte sulla sostenibilità, dal futuro del cibo, con laboratori e progetti artistici di Jurij Krpan, alla vetrina sulla Biblioteca dei semi presso la Biblioteca Bevk di Nova Gorica (per maggiori dettagli sul programma, go2025.eu/it).

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In cammino sui colli, passando per Gorizia

Da alcuni mesi, intanto, è aperto il Cammino Goriziano (itergoritiense.eu) che attraversa la Slovenia e l’Italia. È suddiviso in quattro tappe, ma può essere percorso anche in tre, cinque o più giorni. La lunghezza è di circa 80 chilometri. L’iter goritiense Aquileia-Sveta Gorica (Monte Santo) è una marcia di speranza e conoscenza tra le bellezze, la storia, le radici, le ferite e le cicatrici del territorio transfrontaliero. La terza tappa conduce alla millenaria città di Gorizia, scrigno di gioielli come il castello dell’omonimo borgo, fortificazione del secolo XI, uno dei manieri medioevali meglio conservati d’Italia; la cattedrale di S. Ignazio e la sontuosa dimora storica di palazzo Coronini Cronberg, dall’ampio parco, ora riaperto. GO! 2025, con il suo fiorire di iniziative, è un ottimo motivo per trascorrere qualche giorno in Friuli e nel Goriziano (Goriška), una delle 12 regioni in cui è suddivisa la Slovenia: terra verdissima di cultura, natura e gastronomia, dai vigneti di Brda alla Valle del Vipacco, con vista su borghi e altopiani carsici.

Puoi leggere questo articolo anche sull’edizione online di Consumatori o ritirare gratuitamente la copia cartacea della rivista in un negozio Coop.



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