Incentivi Fotovoltaico per le imprese col Decreto Fer X


Era atteso da tempo e finalmente, al termine di un viaggio tra i ministeri italiani e l’Europa, è arrivato il Decreto Fer X con il via libera agli investimenti in nuova energia rinnovabile per l’Italia, per un totale di 17,65 GW. La fetta maggiore di incentivi spetterà al fotovoltaico: nel 2025 le imprese italiane potranno realizzare impianti per una potenza complessiva di 10 GW (il resto viene ripartito tra eolico, idroelettrico e gas da reflui). 

Come si diceva, il decreto (scaricabile qui) era atteso da tempo e ne circolavano alcune bozze. La stesura definitiva conferma le opportunità per gli impianti fotovoltaici. Qui di seguito ne esponiamo i punti salienti.

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Sostegno al fotovoltaico per il 2025: aste per impianti superiori a 1 MW

Il decreto conferma il regime di sostegno per le fonti rinnovabili, pari a 9,7 miliardi di euro fino al 31 dicembre 2025. Viene quindi confermato l’apparato di disposizioni previste per il fotovoltaico:

  • contingente complessivo di potenza disponibile pari a 10 GW
  • prezzo di esercizio di 80 €/MWh (max 95, min 65) per impianti di potenza superiore a 1 MW che accederanno agli incentivi tramite aste con i seguenti correttivi: 
  • +4 €/MWh per impianti ubicati al Centro Italia
  • +10 €/MWh per quelli presso il Nord Italia
  • +27 €/MWh per impianti in sostituzione di eternit o amianto
  • +5 €/MWh per impianti su specchi d’acqua

Accesso diretto per impianti di potenza inferiore a 1 MW

C’è da tener presente una differenziazione basata sulla taglia dei progetti. Il Decreto Fer X apre la porta a nuova energia rinnovabile, nel 2025, per una potenza complessiva di 17,65 GW, di cui 10 riservati al fotovoltaico e altri 4,65 a fonti diverse come l’eolico o l’idroelettrico. Restano, quindi 3 GW di potenza a disposizione rispetto ai 17,65 finanziati. Ebbene, per quei 3 GW si potrà avere un accesso diretto, quindi senza aste, purché gli impianti abbiamo una potenza inferiore a 1 MW. 

Tariffa incentivante garantita

L’aspetto di cui bisogna tener conto quando si parla di progetti legati al fotovoltaico, è la certezza degli incentivi e la loro durata. Ebbene, i conti economici in questi casi possono essere presi in considerazione con serenità, visto che il decreto stabilisce che la tariffa incentivante è garantita per 20 anni. Quindi si possono fare conti sul lungo e medio periodo, sia che si tratti di progetti per tagliare le spese energetiche dell’azienda, sia che si pensi a investimenti sulle rinnovabili. Per gli impianti di potenza fino a 1 MW – spiega il decreto – il prezzo di aggiudicazione sarà determinato direttamente dall’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore.

Agrivoltaico e rifacimento

Anche gli impianti agrivoltaici sono incentivabili in quanto ricompresi tra i fotovoltaici (in questo caso, vanno analizzate a fondo anche le altre misure incentivanti previste a livello nazionale e locale per i progetti nel settore agricolo). Rientrano nell’ambito di applicazione anche gli interventi di rifacimento integrale e parziale e di potenziamenti di impianti esistenti, limitatamente alla nuova sezione di impianto ascrivibile al potenziamento.

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Occasione per l’anno 2025

La validità del decreto è transitoria (tanto che il decreto viene definito Fer X transitorio), con scadenza al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato del contingente di potenza previsto per gli impianti di taglia superiore ad 1 MW. Per gli impianti di potenza inferiore ad 1 MW il decreto cesserà di applicarsi 60 giorni dopo il raggiungimento del contingente di potenza pari a 3 GW nel caso sia antecedente al 31 dicembre 2025. 

Tempi di realizzazione: 36 mesi a disposizione 

È importante sottolineare l’aspetto che riguarda i tempi di realizzazione. Se è vero che la misura è valida per acquisizioni e aste da tenersi nel 2025, gli impianti devono però entrare in esercizio entro 36 mesi dalla pubblicazione della graduatoria, al netto di eventuali cause di forza maggiore. 

Accesso differenziato: fotovoltaico sopra e sotto 1 MW di potenza

Come si diceva, il decreto prevede due modalità di accesso agli incentivi:

  • Accesso diretto per impianti con potenza inferiore a 1 MW (purché abbiano avviato i lavori dopo l’entrata in vigore del FER X transitorio).
  • Procedure competitive (aste al ribasso) per impianti con potenza superiore a 1 MW, con assegnazione basata su offerte economiche.

Inoltre, con riferimento agli impianti con potenza superiore a 1 MW, è previsto che il meccanismo incentivante operi solamente per il 95% dell’energia prodotta dagli impianti che risultino ammessi.

I contingenti di potenza per gli impianti di piccola taglia (con accesso diretto) sono pari a 3 GW totali, 10 GW per quelli più grandi.

Impianti fotovoltaici fino a 200 kWp

Il decreto riserva una possibilità di scelta ai progetti di taglia inferiore. Per gli impianti di potenza inferiore a 200 kWp il Gse (il Gestore dei servizi energetici) provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica erogando, sulla produzione netta immessa in rete, il prezzo di aggiudicazione in forma di tariffa omnicomprensiva, fermo restando che il richiedente può optare per il meccanismo riservato agli impianti con potenza uguale o superiore a 200 kWp.

Per tutte le informazioni sui passi da compiere e sui conti economici per le imprese, i consulenti Ubisol sono a vostra disposizione. 



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