Accertamento Tecnico Preventivo: un’alternativa rapida e conveniente alla causa civile

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Negli ultimi anni, purtroppo, si ravvisa una crescente sfiducia da parte della popolazione nei confronti della giustizia e, più precisamente, negli strumenti processuali.

Sicuramente, a favorire questo scoramento generale, ha contribuito la lungaggine processuale, unitamente agli elevati costi che questo strumento comporta.

A dimostrazione di ciò, vi sarà certamente qualcuno tra i lettori dell’odierno contributo che, nel corso della propria vita, si sarà imbattuto in qualche problematica (a titolo meramente esemplificativo: sinistri stradali, infiltrazioni condominiali, malasanità, etc.), rispetto alla quale, nonostante la convinzione circa la fondatezza delle proprie ragioni, ha tristemente deciso di soprassedere e di “ingoiare un boccone amaro”. Tutto ciò, a causa della preponderante insofferenza ed angoscia che il pensiero di dover promuovere un giudizio civile comporta in capo al soggetto. In altri termini, la persona, nel bilanciare se procedere giudizialmente oppure se accettare l’“ingiustizia” subita, finirà per selezionare la seconda opzione pur di non dover sopportare i tempi del giudizio, i relativi costi e, infine, l’alea dello stesso.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Sennonché, la conclusione così descritta non soddisfa il diretto interessato, ma neppure l’ordinamento giuridico in sé; in quanto, in questa maniera, quest’ultimo giungerebbe sì all’obiettivo di contrarre il numero di cause pendenti, ma, al contempo, rinuncerebbe del tutto allo scopo di equità e giustizia su cui si fonda il sistema in generale.  

Fortunatamente, però, lo sconfortato cittadino e lo svalutato ordinamento potranno trovare conforto nei cosiddetti ADR, ovvero i metodi alternativi di risoluzione delle controversie. Questi mezzi, infatti, mirano a superare o quantomeno ridurre le succitate problematiche -ossia, il tempo e il costo- attraverso dei procedimenti più snelli, meno costosi e finalizzati ad una risoluzione bonaria della controversia.

A tal proposito, vale la pena esaminare, brevemente ma comunque in maniera completa, una di queste vie, cioè: la Consulenza Tecnica Preventiva ai fini della composizione della lite (comunemente detta ATP Conciliativa).

Questo istituto, regolato dall’art. 696 bis c.p.c., funge quale strumento di deflazione processuale, la cui finalità è, appunto, quella di evitare la lite tramite il raggiungimento di un accordo nella fase antecedente a quella del processo.

L’ATP Conciliativa, infatti, può essere promossa ed è fortemente consigliata, ove la controversia concerna unicamente questioni di natura tecnica-fattuale e non, invece, profili giuridici. Dunque, in tutti quei casi in cui l’intervento di un perito (medico, ingegnere, geometra, etc.) possa essere dirimente circa l’unico aspetto (non giuridico) fondante la disputa. 

Per maggiore chiarezza, si propone di seguito un caso tipico per cui lo strumento appena delineato potrebbe essere una soluzione cosciente e utile.

Si pensi alla fattispecie relativa ai sinistri stradali, ove, a fronte dell’incidente, uno dei soggetti coinvolti subisca delle lesioni fisiche. In questa eventualità, sicuramente, il danneggiato formulerà una richiesta di risarcimento dei danni alla controparte (comunemente all’Assicurazione di quest’ultima oppure alla propria -nel caso di possibilità di risarcimento diretto-), all’interno della quale, appunto, domanderà il ristoro della lesione personale subita. Solitamente, l’ente assicurativo inviterà il sinistrato a compiere una visita medico-legale presso un proprio medico di fiducia (dell’Assicurazione) e, alla luce di questa, formulerà un’offerta risarcitoria. Tuttavia, ipotizziamo che nel nostro caso di specie, il danneggiato ritenga la perizia dell’Assicurazione e, conseguentemente, la proposta da essa comunicata non congrua all’effettivo danno subito. E, per tale ragione, decida (su consiglio del proprio legale) di compiere una visita medico-legale presso uno specialista da lui scelto. Supponiamo, ancora una volta, che la relazione del nostro esperto giunga a conclusioni differenti (migliorative) rispetto a quelle redatte dal medico dell’Assicurazione e che, per tale ragione, domandi all’ente assicurativo un aumento della proposta formulata. Probabilmente, la compagnia assicurativa non riconoscerà quanto da noi richiesto e, dunque, rigetterà le nostre istanze, rimanendo ferma su quanto affermato dalla perizia del proprio medico-legale.

In questa (banale, ma comune) fattispecie, è facile comprendere come la controversia non riguardi aspetti giuridici (sussistenza del sinistro, responsabilità nella causazione dello stesso, imputabilità al soggetto individuato, corresponsabilità del danneggiato, etc.), ma, appunto, solamente un profilo tecnico-fattuale (in questo caso, il valore della lesione fisica subita). È, al contempo, chiaro che l’eventuale intervento di un terzo perito (esterno alle parti) potrebbe superare detta discrasia e, quindi, portare le parti ad addivenire ad una soluzione conciliativa sulla base della valutazione fatta da quest’ultimo.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

È proprio in tale ottica e in tale frangente che l’adozione di un ATP Conciliativa consentirebbe al soggetto danneggiato di definire la controversia con tempistiche e costi inferiori, oltre a non dover sottostare all’angoscia dell’alea processuale. 

Per completa trasparenza, si tiene a precisare che detto mezzo non è obbligatorio (salvo casi particolari, es. Legge Gelli-Bianco) e non costringe i “partecipanti” a raggiungere necessariamente un accordo conciliativo, infatti, gli stessi restano liberi di poter procedere (se preferiscono) con l’ordinario strumento processuale.

Nella speranza di aver ridato fiducia, attraverso questo piccolo contributo, allo sconfortato cittadino, lo Studio Legale Notaro e Associati consiglia, a coloro che fossero interessati a tutelare i propri diritti, di rivolgersi ad un legale specializzato, in modo che il medesimo potrà descrivere più dettagliatamente l’istituto ora in esame e, altresì, valutare/suggerire la soluzione più idonea al proprio caso.

Dott. Samuele Lavelli

Studio Legale Notaro e Associati



Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link