Ama, un dipendente su tre ha la 104 e uno su quattro è assente. Il 75% a casa la domenica

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Undici pagine fitte di numeri. Tre che spiccano sugli altri: ogni giorno, un operatore Ama su 4 non si presenta al lavoro. Su 4.133 lavoratori, il 30% ha la 104, il 75% ha un contratto bloccato per cui lavora solo dal lunedì al venerdì.

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Il dossier Ama

Ama si siede al tavolo con i sindacati per ridisegnare la distribuzione del personale e presenta un documento, intitolato “Riassetto presidi territoriali, gestione rifiuti e correlato piano di mobilità del personale” che viene visionato dall’Agenzia Dire. Il documento prevede lo spostamento di circa 330 operatori dalle zone più periferiche della Capitale al centro e di poco più di 400 dal centro alle periferie per garantire le necessità organiche, tanto per la copertura dei servizi settimanali, quanto per quelle domenicali.
Nel testo, però, Ama mette nero su bianco: un lavoratore su 4 non si presenta al lavoro. Tra i motivi di questo riassetto c’è anche, appunto, l’alto tasso di assenza dal lavoro: «Tasso di assenteismo involontario particolarmente elevato rispetto a tutti i benchmark nazionali e di settore. Nell’analisi presentata in questo documento il tasso di assenteismo è stato considerato al 23%», scrive Ama che, nella tabella allegata, mette dentro due numeri che chiariscono bene la situazione: su 4.133 operatori assegnati alle zone per le attività di spazzamento, pulizia e raccolta dei rifiuti quasi 1.000 (950 per la precisione) ogni giorno sono assenti.
L’altro elemento che emerge dalla relazione è la rilevante incidenza di lavoratori con la 104, la legge che regola il lavoro di portatori di handicap o di lavoratori che si occupano di portatori di handicap, come genitori o figli.
Scrive Ama che c’è «un’alta concentrazione in alcune unità organizzative di lavoratori fruitori di permessi ex legge 104 (si arriva al 47% della forza in dotazione all’unità) con ripercussioni sulla pianificazione e copertura dei servizi. Anche qui, tabella allegata soon 1.222 i lavoratori che usufruiscono dei benefici della 104, su 4.133 è il 29,5%, in pratica un lavoratore su tre.

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Contratti

Terzo problema: le tipologie di contratto. Ama divide i suoi 4.133 lavoratori in due categorie: “baricentrati” e “non baricentrati”. Traduciamo: i lavoratori “non baricentrati” hanno un contratto bloccato, dal lunedì al venerdì si lavora e il weekend è libero come se i rifiuti non si producessero il sabato e la domenica. E questi lavoratori “non baricentrati” sono in totale 3.102, cioè due terzi del totale degli addetti Ama. Gli altri, 1.031, lavorano sempre 5 giorni a settimana ma per loro il sabato e la domenica sono come gli altri giorni. E sono, quindi, quelli che garantiscono che nei weekend a Roma si raccolgano i rifiuti, si svuotino i cassonetti e si spazzino le strade.

 

Squilibrio

Secondo l’azienda la fotografia attuale della dislocazione e dell’impiego dell’organico degli operatori evidenzia uno squilibrio nella distribuzione ottimale del personale dedicato alla gestione del ciclo dei rifiuti che comporta la necessità di avviare un processo di mobilità per tutta l’Area metropolitana di Roma.
A spingere Ama al cambiamento c’è il contratto di servizio e le varie convenzioni sottoscritte col Comune e la copertura dei servizi della domenica fra le quali ci sono il lavaggio e lo spazzamento strade, il presidio dei centri di raccolta, la pulizia dei cestoni e delle postazioni stradali.
In particolare, il problema si manifesta soprattutto sulle domeniche oggi coperte dai lavoratori “baricentrati”. Per questo, Ama vuole spostare 333 operatori “baricentrati” dalle zone più periferiche, dove c’è meno necessità di lavoro domenicale, a quelle del centro, dove invece servono più interventi. In questo modo, si evita anche il ricorso massiccio agli straordinari: un abbattimento di spese di straordinario per la domenica pari all’85%. Allo spostamento del personale sarà accompagnato il ridisegno di alcune zone e un riassetto delle sedi. Gli spostamenti di personale avverranno in due fasi. Una prima di mobilità volontaria riservata al personale presente nelle zone in eccedenza di personale “baricentrato” o di “non baricentrato” o di entrambi. Poi qualora il fabbisogno di personale non venisse soddisfatto si procederà, previa pubblicazione della situazione organica aggiornata, ad una seconda fase che prevederà la possibilità di presentare domanda volontaria a tutti gli addetti allo spazzamento e addetti spazzamento e raccolta. Infine qualora persistano ancora dei buchi, si procederà con la mobilità d’ufficio.
 

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