Da sempre, i leader sono l’anima della serie Civilization, figure emblematiche che guidano gli stili di gioco e solitamente le scelte piĆ¹ discusse di ogni iterazione della serie Firaxis. Ognuno di essi, con i suoi tratti distintivi, rappresentava un connubio inscindibile con il suo popolo di appartenenza, un legame che conferiva identitĆ e maggiore coerenza storica al gioco. Ma in Civilization 7, questo paradigma ĆØ stato demolito senza troppi complimenti: invece di essere legati a doppio filo al loro popolo d’appartenenza, i leader ora possono dare vita combinazioni inedite (qui la recensione di Civilization 7).
Durante ogni partita, ogni leader manterrĆ i suoi tratti caratteristici (culturale, diplomatico, economico, espansionista, militarista o scientifico), tuttavia gli inediti accoppiamenti possibili in questo settimo capitolo possono dar vita a configurazioni imprevedibili. Durante le nostre sessioni di gioco abbiamo esplorato le potenzialitĆ di tutti i leader disponibili al lancio, sperimentando il piĆ¹ possibile con le nuove meccaniche. Ecco quelli che ci hanno colpito di piĆ¹.
Filosofie a confronto
Parte della nuova ondata di condottieri “pensatori”, Confucio adotta una visione pacifica e scientifica della progressione di gioco. Grazie alla sua abilitĆ “Keju”, durante le nostre partite con il padre della filosofia orientale, i nostri insediamenti hanno prosperato a una velocitĆ disarmante: se si trova alla guida di civiltĆ che condividono la stessa inclinazione, l’effetto ĆØ travolgente. Non a caso, le civiltĆ cinesi Han, Ming e Qing (selezionabili rispettivamente nell’antichitĆ , nell’era delle esplorazioni e nella modernitĆ ) non solo offrono un percorso culturale coerente, che si integra perfettamente con la tradizione di Civilization, ma permettono anche di costruire metropoli vastissime.
Ognuna di queste civiltĆ beneficia infatti di bonus unici legati alla crescita, con un accento particolare sul cibo, ora la principale risorsa per alimentare l’espansione delle cittĆ , o sulla scienza. Raggiunta una certa estensione, ad ogni insediamento potranno essere assegnati degli specialisti: invece che aumentare l’estensione della propria cittĆ , potremo aumentare la produzione di scienza e cultura al costo di cibo e felicitĆ . Neanche a dirlo, l’abilitĆ di Confucio permette anche di ottenere piĆ¹ scienza da ogni specialista, che in breve sono diventati il cuore pulsante dei nostri imperi guidati dal filosofo cinese: non c’ĆØ che dire, giocare con Confucio ha dato tutta un altra interpretazione al significato di “giocare alto” a giudicare dall’estensione delle nostre poche, ma sviluppatissime, cittĆ .
Trung Trac incarna la faccia piĆ¹ brutale della leadership: una condottiera che vive per la guerra, e metterla al comando significa puntare senza esitazioni a una vittoria militare. Tuttavia, affrontarla non ĆØ mai una scelta banale. Fedelissima alla storia, la controparte videoludica della guerriera vietnamita si oppone con forza a quei leader che puntano a radunare un esercito massiccio fin dai primi turni, che quasi certamente incorrerĆ in una dichiarazione di guerra precoce. In questo caso, l’espansione militare accelerata non ĆØ una mossa saggia: in tali circostanze, abbiamo scoperto che ĆØ molto piĆ¹ vantaggioso mantenere un profilo basso, tuttavia, la costante minaccia di invasione aumenta significativamente la difficoltĆ : con un numero limitato di insediamenti, qualsiasi cittĆ che subisca un assedio rischia di compromettere gravemente il nostro progresso, anche alle difficoltĆ piĆ¹ basse.
A complicare ulteriormente la situazione ci pensano i suoi comandanti: la sua prima unitĆ comandante parte con tre promozioni gratuite e un consistente bonus di esperienza, permettendole di creare un esercito ben piĆ¹ potente dei nostri giĆ dalle prime fasi. Non solo: ogni terreno tropicale le conferisce un bonus di scienza quando ĆØ in guerra, aumentando la sua capacitĆ di spingere sull’acceleratore nelle fasi piĆ¹ precoci del gioco. In modalitĆ multiplayer, Trung Trac sarĆ una forza fondamentale per chi cerca di ottenere un vantaggio rapido. Ma il suo crescente dominio ĆØ un rischio: allearsi con lei o eliminarla tempestivamente potrebbe essere l’unica via per evitare che diventi una minaccia ingestibile.
Il dispotismo illuminato
Nel vasto roster di leader storici di Civilization 7, spiccano figure emblematiche del ā700 illuminato. La prima che vogliamo analizzare ĆØ Caterina la Grande, una sovrana che personifica l’equilibrio perfetto tra cultura e progresso scientifico. La sua controparte videoludica non ĆØ da meno, grazie alla sua abilitĆ unica, Stella del Nord, che le permette di trasformare i territori piĆ¹ inospitali della tundra in veri e propri epicentri di prosperitĆ . Accumulare Meraviglie sotto il suo comando non solo aumenta la produzione culturale, ma sblocca anche slot aggiuntivi nelle caselle della mappa per ospitare altri edifici, amplificando ulteriormente l’impatto di questi tesori artistici.
Tuttavia, il vero punto di forza risiede nella sua capacitĆ di convertire la produzione culturale in scienza per le cittĆ situate in tundra, rendendo quest’area tradizionalmente ostica un punto di forza strategico. Durante le nostre partite, Caterina si ĆØ rivelata un faro di innovazione, permettendoci di costruire un impero che riflette il suo spirito illuminato, ma ancor piĆ¹ sorprendente ĆØ stata la sinergia con la civiltĆ Maya: la combinazione delle abilitĆ della sovrana russa con i bonus scientifici del popolo precolombiano ci ha garantito una produzione scientifica senza eguali nel periodo antico.
Nella sessione multiplayer organizzata da Firaxis stessa, il nostro impero ha dominato il percorso scientifico, permettendoci di completarlo in appena 50 turni. Grazie a questo sprint iniziale, nelle partite in solitaria abbiamo rapidamente sbloccato progetti avanzati e unitĆ militari tecnologicamente superiori nelle successive epoche, spianandoci la strada non solo alla vittoria scientifica, ma anche a quella militare.
Il secondo protagonista dell’Illuminismo in Civilization 7 ĆØ Federico II di Prussia, che, come altre figure storiche, appare nel gioco in una duplice versione. La nostra preferita ĆØ la persona “Obliqua” (la persona “Barocca” ĆØ disponibile acquistando la Deluxe Edition di Civilization 7), che cattura magistralmente il dualismo del monarca prussiano: una mente strategica ineguagliabile che bilancia la logica militare con un raffinato amore per la conoscenza.
La sua abilitĆ unica, “Accademia di Berlino”, esalta il ruolo dei comandanti, che vengono reclutati con la rara abilitĆ “Merito”, ampliando il loro raggio d’azione in battaglia e permettendo di estendere i bonus di attacco e difesa anche alle unitĆ che solitamente ne resterebbero escluse. Federico, perĆ², non si limita all’arte della guerra: il suo talento nell’avanzamento tecnologico si traduce nella capacitĆ di ottenere unitĆ di fanteria ogni volta che viene completato un edificio scientifico, consolidando un legame tra potenza militare e progresso intellettuale senza eguali.
Durante le nostre partite, abbiamo sfruttato questa combinazioni “illuminate” per assicurarci una posizione dominante nel medio e tardo gioco, con eserciti temprati da una base scientifica avanzata. La versatilitĆ di Federico II e di Caterina la Grande ci hanno permesso di concludere vittoriosamente una partita scientifica con la Russia, utilizzando le loro abilitĆ per proteggere i nostri confini e accelerare il progresso tecnologico. Abbiamo anche optato per strategie piĆ¹ aggressive in altre circostanze, sfruttando la superioritĆ delle unitĆ prussiane o giapponesi dell’epoca moderna per espanderci militarmente e dominare il mondo.
L’arte del sotterfugio
Due nuovi leader metteranno in luce la profonditĆ di un sistema diplomatico completamente rivisto, pur se da angolazioni opposte. Il politico e scrittore fiorentino ĆØ stato uno dei primi leader che abbiamo scelto per esplorare le novitĆ dell’ultima fatica di Firaxis: grazie alla sua abilitĆ unica “Il Principe”, Machiavelli trasforma la diplomazia in una tela su cui tessere intrighi. Non ĆØ stato immediato riuscire a cogliere le sfumature del suo stile di gioco, ma l’iconico pensatore rinascimentale permette di sfruttare appieno il nuovo sistema di supporto delle iniziative diplomatiche, andando al contempo in controtendenza con le regole che ne governano il funzionamento.
Ogni proposta diplomatica accettata o respinta gli frutta oro, con un guadagno maggiore in caso di rifiuto, incoraggiandolo a presentare offerte che nessuno potrebbe accettare senza una risata beffarda. Durante le nostre partite, Machiavelli si ĆØ dimostrato un leader pericoloso, capace di creare caos con la sua filosofia di gioco detta “Il Ragno”, che premia chi combatte contro altri leader mentre mantiene la pace con lui. Inoltre, non solo ignora i requisiti di relazione per dichiarare guerre formali, ma puĆ² anche arruolare truppe dalle cittĆ -stato senza esserne il sovrano, sovvertendo pericolosamente le regole del gioco a suo favore. Tuttavia, non dobbiamo mai farci ingannare dalla sua apparente neutralitĆ : il suo obiettivo ĆØ lasciare che il mondo si distrugga da solo, mentre lui osserva dalle ombre, pronto a emergere come l’ultimo sovrano in piedi.
Dall’altro lato, Harriet Tubman ĆØ il simbolo del coraggio e della resistenza: con la sua abilitĆ “Combahee Raid”, ispirata al leggendario raid che liberĆ² oltre 700 persone durante la Guerra Civile Americana, Tubman si distingue per la sua capacitĆ di muoversi agilmente attraverso i territori piĆ¹ inospitali, ignorando le penalitĆ di movimento nelle aree boschive. Inoltre, guadagna supporto bellico in tutte le guerre dichiarate contro di lei, il che la rende un bersaglio scoraggiante per i suoi avversari.
La sua affinitĆ con le azioni furtive si traduce perĆ² in una formidabile arma diplomatica: ogni azione di spionaggio le frutterĆ molta piĆ¹ influenza rispetto ai suoi avversari, rendendola un vero incubo per chiunque cerchi di competere con lei in segreto. Vista l’importanza che l’influenza riveste in questo capitolo, abbiamo sfruttato senza tregua le sue abilitĆ uniche di spionaggio fin dalle prime fasi della partita. Se una civiltĆ rivale dovesse diventare problematica, rubare dai suoi forzieri o i suoi progressi scientifici potrebbe fare la differenza.
Unire il mondo
Vogliamo ora concentrarci su due leader che ci hanno affascinato particolarmente nei nostri primi “millenni” di gioco in Civilization VII: entrambi rappresentano la potenza della leadership unificatrice, ma ciascuno con un approccio radicalmente diverso. Ashoka e Tecumseh fanno il loro ritorno in questo capitolo e il primo ĆØ uno dei leader a nostro modo di vedere piĆ¹ complessi di Civilization 7, e possiede una natura bifronte: nella sua versione “World Renouncer”, Ashoka incarna la metamorfosi da spietato conquistatore a monarca illuminato, abbracciando la via della non violenza e del buddhismo.
La sua abilitĆ unica, “Dharmaraja”, trasforma l’eccesso di felicitĆ nelle cittĆ in una poderosa spinta produttiva, un bonus che cresce ulteriormente durante le celebrazioni, favorendo una crescita rapida e solida senza la necessitĆ di conquistare ogni singola cittĆ . La sua diplomazia non ĆØ da meno: l’agenda “Without Sorrow” lo ha reso particolarmente incline a tessere alleanze in tutte le partite in cui lo abbiamo incontrato, intrattenendo relazioni amichevoli con i leader che perseguono il benessere del popolo, scontrandosi invece con le civiltĆ piĆ¹ autoritarie. Nel caso in cui si scelga di adottare la sua persona “World Conqueror” (disponibile solo nella Founder’s Edition), Ashoka diventa un leader aggressivo e implacabile.
La sua abilitĆ unica in questa versione non solo moltiplica la produzione in cittĆ felici, ma accelera la creazione di unitĆ militari, trasformandolo in un avversario temibile per chiunque. Espandersi diventa quasi un obbligo scegliendo questa persona, e dichiarare guerra non ĆØ mai stato cosƬ vantaggioso: le celebrazioni generate dalla conflittualitĆ potenziano ulteriormente le forze armate di Ashoka, che diventa una vera e propria macchina da guerra. Tecumseh, leader degli Shawnee, sarĆ disponibile esclusivamente per chi ha preordinato Civilization 7 o acquistato le versioni Deluxe e Founders.
Durante la nostra esperienza di gioco in sua compagnia, abbiamo apprezzato come la sua abilitĆ unica trasformi le alleanze con le cittĆ -stato in una rete diplomatica straordinariamente vantaggiosa. Ogni cittĆ -stato alleata non solo potenzia in modo significativo risorse come cibo e produzione, ma aumenta anche la forza delle unitĆ , creando una sinergia che incoraggia un’espansione imperiale basata sulla cooperazione anzichĆ© sulla conquista. Con lui, le nuove dinamiche introdotte nei rapporti con i popoli indipendenti si rivelano non solo un’aggiunta interessante, ma un vero punto di forza per strategie pacifiche e cooperative.
Utilizzare Tecumseh, infatti, si ĆØ rivelato fondamentale per comprendere e sfruttare al meglio le potenzialitĆ delle nuove opzioni nei rapporti con i popoli indipendenti. La sua politica “Sovrano del Mondo” premia i giocatori che decideranno di promuovere la crescita dei popoli indipendenti, spendendo la propria influenza anzichĆ© combatterli o assorbirli nel proprio impero: ogni nuova alleanza rende le cittĆ un motore sempre piĆ¹ efficiente di oro, scienza e cultura, permettendoci al contempo di potenziare le statistiche di attacco e difesa del nostro esercito senza la necessitĆ di conflitti diretti.
Sicuramente giocare con Tecumseh si rivelerĆ particolarmente appagante per chi desidera costruire un impero solido, fondato su alleanze proficue e sulla tutela delle cittĆ -stato, senza per questo rinunciare ad una potenza bellica in grado di respingere eventuali minacce.
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