Badolato, “borgo degli innamorati” – Ntacalabria.it

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Badolato è ancora triste per le recenti e note vicende giudiziarie. Adesso a tutti coloro che hanno sempre amato questo borgo l’Università delle Generazioni chiede un ulteriore attestato di amore, di vicinanza e di sostegno morale. Specialmente nell’imminente giornata di venerdì 14 febbraio, dedicata a San Valentino. E, siccome tale “Festa degli innamorati” ricade di venerdì, sarebbe bello ed utile se tutti dedicassero a questo amenissimo luogo un “fine-settimana d’amore”. Un significativo appuntamento da rinnovare ogni anno pure come momento di “rinascita civile” e di trionfo dei buoni sentimenti, poiché Badolato è borgo degli innamorati per tutta una ricca serie di eventi passati, presenti e futuri.

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L’operatore turistico-culturale Guerino Nisticò potrebbe condurre i visitatori alla scoperta di tutte le meraviglie del borgo, in particolare delle “Pietre parlanti” dello scultore Gianni Verdiglione, le quali raccontano di numerosi personaggi e di accattivanti vicende vissute. In particolare, tre grandi storie d’amore sono emblema dell’epoca in cui sono avvenute. Una è quella degli arditi amanti don Peppino e Margherita che hanno sfidato la ristretta mentalità del 1875-78 e le divisioni di classe e di ceto, riuscendo (dopo tantissime rocambolesche avventure) ad essere felici insieme e a generare tre belle figliole da cui prende il nome la “Ruga delle Margherite” lungo Via Piliero e Via Siena nel popolare rione della Jusuterra (terra bassa) sul percorso verso la graziosissima e monumentale chiesa dell’Immacolata, “fuori le mura” perché è un po’ discosta dal borgo lungo la via del mare.

L’altra storia d’amore è legata a Giuseppina C. la quale, negli anni settanta, va in sposa ad un agricoltore veneto, rappresentando così una delle migliaia e migliaia di “Spose del Sud emigrate al Nord per matrimonio” descritte pure dalla famosa miniserie TV “La Sposa” trasmessa da Rai Uno nel gennaio 2022. La terza vicenda amorosa risale al 1944, quando ad una ragazza di nome Angeluzza (fidanzata segretamente con Peppe, un giovane a quel tempo impegnato a fare il militare) veniva imposto, con nozze per procura, un emigrato in America. Però, grazie ad uno stratagemma ingegnoso, Peppe è riuscito poi a sposare la sua amata, dopo tante disavventure. Di queste tre storie esiste la descrizione nelle pietre parlanti”. Inoltre, ci sono le fontane dell’amore, dove, fino a 70 anni fa, i giovanotti potevano intravedere le giovincelle con cui scambiarsi sguardi e parole d’intesa, in un ambiente ancora troppo ristrettivo che relegava assai vigilate nelle case le ragazze da marito, imponendo loro un comportamento integerrimo e pudìco, poiché verginità ed onore erano la vera dote.

Tra le tante attrazioni del borgo di Badolato, molto fotografata è la cosiddetta “Pietra dell’innamorato” posizionata in Via Piliero, sempre nella “Ruga delle Margherite” alla Jusuterra. Su tale pietra, per tutto l’anno 1894, si è seduto il corteggiatore di una delle Margherite, verso la quale tutte le sere cantava le sue accorate serenate d’amore accompagnandosi con una chitarra portata dall’Argentina. Le serenate hanno poi ottenuto l’amore coniugale della ragazza. E ancora. Aperta di recente è la via panoramica che dal Girone raggiunge, costa costa, la chiesa dell’Immacolata. Per il fine settimana di San Valentino questa strada (già denominata “il percorso dell’emigrante”) potrà essere considerata “la strada dell’amore” pure per il romantico sguardo verso le colline sottostanti ed il mare. Intanto si spera che, in onore degli innamorati, possa entrare in funzione la cosiddetta “Cascata del Girone”.

Infine l’Università delle Generazioni intende posizionare sia in Badolato borgo che in Badolato Marina delle apposite “Cassette dell’Amore” dove gli innamorati possano imbucare le loro prose, poesie, lettere d’amore, che potranno essere pubblicate (sicuramente tutte menzionate) in alcuni siti web e sui “social”. Intanto, chi lo desiderasse, potrà consegnare i messaggi sigillati direttamente al dottore Guerino Nisticò. L’idea dell’editore Domenico Lanciano è di dare alle stampe “le più belle storie d’amore” che confluiranno nell’apposita “Biblioteca dell’Amore” da lui stesso fondata. Il primo volume della serie s’intitola “Ancòra un commiato” e uscirà proprio il 14 febbraio “Festa degli innamorati”: riguarda la storia d’amore (1973-74) della scrittrice tedesca Godula Kosack per un giovane badolatese ma anche per Badolato e la Calabria. Con questa ed altre iniziative (pure enogastronomiche con cene tematiche e musica) si spera che Badolato possa divenire il privilegiato “borgo degli innamorati”, mentre l’Università delle Generazioni avrebbe intenzione di realizzare l’apposito circuito “Città dell’Amore” similmente alle “Città del Vino” e alle “Città dell’Olio”.

Domenico Lanciano

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