Consiglio Valle il 12 e 13 febbraio 2025

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Il Consiglio Valle è riunito mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio 2025, per discutere un ordine del giorno composto di 61 oggetti, di cui due rinviati dalla precedente Adunanza.

Comunicazioni del presidente del Consiglio

Il Consiglio Valle si è aperto con la commemorazione del Giorno del Ricordo che ricorre il 10 febbraio. La Giornata fu istituita nel 2004 con la legge n. 92 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

«Ricordare queste tragedie – ha detto il presidente dell’Assemblea, Alberto Bertin – significa riaffermare i valori della pace, del rispetto e del dialogo tra i popoli. Che questa giornata sia un monito per preservare la memoria storica e costruire un futuro basato sulla solidarietà, sulla comprensione reciproca e sul superamento dei nazionalismi in una prospettiva europea.»

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Il capogruppo della Lega Vallée d’Aoste, Andrea Manfrin, ha voluto ricordare la figura di Arnaldo Harzarich che «fu il primo a scoprire i corpi degli italiani rapiti e trucidati dai partigiani di Tito. Con la sua squadra di vigili del fuoco trovò 204 corpi e ne scoprì altre centinaia che fu impossibile recuperare e scoprì che i titini avevano installato delle antenne per trasmettere in diretta radio le fucilazioni. I partigiani slavi cercarono di impedire le sue ricerche e, anche dopo il suo trasferimento in altro luogo, subì degli attentati: l’odio dei partigiani comunisti titini fu cieco e insaziabile e si scagliò contro chiunque avesse la colpa di essere italiano. Purtroppo anche l’accoglienza in Italia degli esodati fu caratterizzata da una diffusa indifferenza e anche ostilità da parte di quelle forze e partiti che si richiamavano alla stessa ideologia di Tito. Il mancato riconoscimento della loro sofferenza fu per loro fonte di ulteriore sofferenza. Finalmente questo capitolo tragico della storia italiana è stato riportato alla luce a dispetto di tutti i negazionisti che cercano di rendere meno cruento questo dolore. Nessuna squallida provocazione può ridurre il ricordo della vergogna di quanto successo e dei mandanti politici di quell’eccidio. Non c’è giustificazione per la bieca uccisione di dieci mila persone.»

Per il capogruppo di Pour l’Autonomie, Aldo Di Marco, «la legge del 2004 ha restituito al Paese la memoria di quei fatti, dimostrando come uno Stato democratico non possa prescindere dalla condivisione piena del passato per costruire il suo presente e il suo futuro. La memoria è l’unico baluardo contro ogni forma di dittatura, l’unica fonte da cui trarre insegnamenti per costruire società tolleranti, fondate sul rispetto delle reciproche differenze affinché non si ricreino le stesse condizioni che hanno portato a simili vicende. La memoria non ha colore politico – non è di destra né di sinistra – ma supera questa situazione storica per affermarsi come patrimonio dell’intera umanità, che è il pilastro del percorso di ogni popolo.»

«La tragedia delle Foibe fu una vera e propria pulizia etnica, un tentativo di cancellare la presenza italiana – ha sottolineato il consigliere Christian Ganis (FI) -. Come gruppo politico sentiamo forte il dovere di ricordare quelle vittime innocenti. Purtroppo ancora oggi, nel XXI secolo, siamo testimoni di atrocità simili, di conflitti sanguinari come quelli di Gaza e in Ucraina, che ci mostrano la distruzione, la brutalità delle violenze e la sofferenza dei civili. Questi eventi, così come la tragedia delle Foibe, ci portano a interrogarci sulla capacità dell’uomo di infliggere dolore e morte ai propri simili. Domande che non possiamo eludere se vogliamo costruire un futuro di pace e convivenza civile. Serve un impegno ancora maggiore per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico, in cui il dialogo, la diplomazia e il rispetto dei diritti umani siano dei valori imprescindibili. In questo spirito auspichiamo che la nostra regione continui a promuovere iniziative di approfondimento storico e culturale legato alle tragedie delle Foibe, coinvolgendo scuole, associazioni e l’intera cittadinanza: solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza possiamo evitare di ripetere gli errori del passato e costruire così un futuro di pace per tutti.»

Il capogruppo dell’Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha osservato: «Queste Giornate ci devono servire per fare dei ragionamenti per bandire la guerra, ma se diventano dei momenti di propaganda e di protagonismo non andiamo lontano. L’UV, da sempre condanna, tutte le violenze. Vivo con grande imbarazzo queste Giornate – quella della Memoria e quella del Ricordo -, perché c’è chi le utilizza per dire di essere dalla parte giusta della storia: questo è un insulto allo spirito di queste ricorrenze. Bisogna fare un passo avanti, evidenziando, da un lato, l’obbrobrio di quanto hanno vissuto le vittime di tutte le atrocità e, dall’altro, cercando di dare un contributo alla riconciliazione.»

«La tragedia delle Foibe è stata dimenticata per decenni e fu riconosciuta solo alla fine degli anni 90 ma è spesso caduta in una strumentazione ideologica, paragonata alla Shoah, nel tentativo di attenuare le atrocità commesse dai nazifascisti nei confronti degli ebrei – ha commentato la consigliere di PCP Chiara Minelli -. Gli storici hanno cercato di ricostruire la situazione sulla base di fonti attendibili e verificabili analizzando il contesto riferito a un territorio multinazionale oggetto nel ventennio e durante la guerra di numerose violenze da parte del fascismo. È giustissima la richiesta dei familiari e delle vittime delle foibe e degli oltre 300mila esodati di celebrare il ricordo, e occorre condannare le innegabili violenze avvenute in nome del comunismo, ma non si possono dimenticare il contesto e le violenze innescate dal fascismo negli anni precedenti. Le terribili violenze, come sempre e come in tutte le guerre, anche quelle odierne, hanno riguardato in larga parte i civili, vittime inermi.»

Per il capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, «oggi ricordiamo una pagina nera della storia, che non bisogna negare o dimenticare: è la storia, e le cause sono conosciute e scritte nei libri di testo. Queste pagine drammatiche hanno sempre un’origine, che passa attraverso vendette e nuovi assetti geopolitici in seguito ad eventi bellici o occupazionali. A subire sono sempre gli altri: bisogna vedere da che prospettiva si guarda, ma gli altri sono incastrati nella storia di quel periodo. A noi rimangono il Ricordo e la Memoria: giornate che non sono una più importante dell’altra, ma sono un invito alla pacificazione e alla conciliazione per vivere in pace. È necessario richiamare tutti al proprio dovere e alle proprie responsabilità.»

«Pensando a quello che è passato, non possiamo non parlare del presente: bisogna ricordare, non solo Gaza, ma anche l’Ucraina – ha affermato il consigliere Diego Lucianaz (RV) -. Ancora questa mattina ci sono giovani che muoiono a causa di questa guerra, mentre l’Unione europea continua a lanciare messaggi belligeranti, anziché parlare di pace. Una posizione vergognosa e deprecabile di questo organismo che è sostenuto anche da membri del partito dell’Union Valdôtaine.»

Interrogazioni a risposta immediata

Utilizzo della tac del Parini per un animale

L’utilizzo di strumentazione ospedaliera da parte di un medico per un animale è stato al centro di una interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista.
«L’episodio riguardante la vicenda di un medico dell’Ausl VdA che ha effettuato una tac-ecocardio e un drenaggio pneumotoracico alla propria gatta, utilizzando strumentazione e locali nell’ospedale Parini, ha sollevato numerose questioni di natura etica, deontologica e amministrativa, anche da parte degli Ordini professionali dei medici e dei veterinari – ha sottolineato la capogruppo Erika Guichardaz -. Per garantire il rispetto delle regole e della trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, tutelando al contempo la professionalità del personale sanitario e il diritto dei cittadini, chiediamo quindi di conoscere nel dettaglio le iniziative assunte dall’Azienda sanitaria nei confronti di questo medico e di affrontare velocemente la questione.»

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L’assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ribadito «la massima fiducia nella professionalità e nella dedizione di tutti gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano con impegno per garantire i migliori servizi possibili alla comunità valdostana ma allo stesso tempo è doveroso che sia fatta piena chiarezza su quanto accaduto, accertando eventuali responsabilità, al fine di garantire il rispetto delle regole e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche. L’Azienda Usl ha già avviato le opportune verifiche e, come previsto, è un organismo terzo a valutare il caso e ad adottare eventuali misure. La trasparenza e il rigore, nell’applicazione delle procedure, vanno di pari passo con il riconoscimento dell’impegno di tutti coloro che ogni giorno garantiscono assistenza e cura ai cittadini e che episodi come questo non devono mettere in ombra. Anche per questo motivo, auspichiamo non si approfitti, almeno a livello istituzionale, di questa occasione per eventuali strumentalizzazioni che sarebbero inopportune, sia perché la sanità valdostana è un bene primario comune da tutelare sempre e comunque, sia perché il buonsenso politico deve avere come priorità l’attenzione al lavoro svolto dai nostri operatori.»

L’assessore ha riferito che «l’Ausl ha quindi trasmesso, nel suo ruolo a cui è chiamata in qualità di datore di lavoro, la segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aosta, chiedendo l’intervento in ordine a tutti i reati che l’Autorità giudiziaria competente riterrà di ravvisare nei fatti esposti e in quelli che saranno accertati nel corso delle indagini. Contestualmente, l’Azienda ha avviato le procedure interne con la segnalazione all’Ufficio provvedimenti disciplinari, che si è riunito il 10 febbraio, per avviare l’istruttoria di valutazione che è in corso. Nel caso emergano elementi a supporto delle presunte violazioni, l’Ufficio procederà alla formale contestazione degli addebiti e alla convocazione dell’interessato per l’audizione in contraddittorio. Concluse l’audizione e l’analisi della documentazione, l’Ufficio Provvedimenti disciplinari stabilirà l’eventuale sanzione.»

«Ringraziamo anche noi tutti gli operatori sanitari che assicurano un servizio alla popolazione – ha replicato la consigliere Chiara Minelli -. Abbiamo letto che l’organismo ha a disposizione 120 giorni per esaminare la questione: chiediamo che si solleciti la conclusione del procedimento in tempi rapidi e, nel caso ci fosse una sospensione del medico, ci si attivi fin d’ora per trovare una soluzione alternativa, perché questa vicenda non deve andare ulteriormente a scapito delle persone che sono in lista di attesa, anche per la radiologia, le risonanze e le tac.»

Due interrogazioni a risposta immediata, che saranno illustrate rispettivamente dai gruppi Lega Vallée d’Aoste e Rassemblement Valdôtain, riguardano la realizzazione dell’ospedale di comunità di Verrès. Il quarto question time, depositato dal gruppo Forza Italia, si occupa della convenzione stipulata tra l’Ausl VdA e l’ospedale di Sallanches per l’abbattimento delle liste di attesa.

Interrogazioni

Le interrogazioni di Forza Italia sono su: apertura al pubblico del sito archeologico nell’area dei giardini di via Festaz ad Aosta; utilizzo delle fototrappole per il monitoraggio della fauna selvatica; tempistiche per la conclusione dei lavori di manutenzione del forno crematorio; contributi a sostegno delle locazioni.

Le interrogazioni di Lega Vallée d’Aoste sono su: intitolazione del campo sportivo polivalente di regione Tzambarlet a Giorgio Carlo Dal Monte; mancata valorizzazione del Giorno del ricordo nelle scuole; apertura della piscina regionale di Pré-Saint-Didier e costi dei lavori effettuati; campagna di informazione sulla gratuità della vaccinazione contro l’Herpes zoster e lo Pneumococco.

Le interrogazioni di Progetto Civico Progressista sono su: risultati degli approfondimenti della Struttura regionale enti locali sull’intitolazione di una via di La Thuile; notizie sulle osservazioni pervenute da soggetti terzi sull’aggiornamento del Piano regionale dei trasporti; ampliamento del bacino artificiale del Leissé per l’innevamento del comprensorio di Pila; subentro nella gestione del servizio idrico integrato da parte della società Services des Eaux valdôtaines; tempi di riapertura del forno crematorio; candidature per la ricomposizione del Comitato etico territoriale.

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Procedura celere

 

Le interrogazioni di Rassemblement Valdôtain sono su: destinazione dell’ex centrale del latte di viale Piccolo San Bernardo; riassegnazione di alcune concessioni di grandi derivazioni d’acqua a società a totale controllo pubblico; lavori del Centro servizi per la povertà di via Stevenin ad Aosta; installazione di una scala di sicurezza esterna alla palazzina Centro prelievi dell’ospedale Parini.

Interpellanze

Le interpellanze di Forza Italia sono su: azioni per informare le imprese sulle opportunità e sui bandi relativi alle risorse statali del Programma operativo complementare 2014/20; misure per garantire una copertura ottimale del trasporto pubblico, in particolare notturno, sulla tratta Aosta/Courmayeur; informazione della popolazione sull’andamento dei lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale Parini; istituzione della figura dell’Assistente infermiere; estensione dei contributi per le attività commerciali ai negozi di vicinato.

Le interpellanze di Lega Vallée d’Aoste sono su: applicazione della rotazione dei dirigenti e dei funzionari in ottemperanza alla legge sulla prevenzione della corruzione; iniziative celebrative della Giornata nazionale dell’agricoltura; predisposizione di una procedura per ricorrere in caso di errore nell’inquadramento del capo abbattuto; intendimenti per rendere permanente il codice di esenzione H05 per i pazienti fibromialgici; rispetto degli obblighi contrattuali per la fornitura e gestione del sistema informativo Trakcare; realizzazione di  un corso sulla relazione e comunicazione pediatrica per gli operatori della Struttura di pediatria e patologia neonatale; pubblicizzazione dei borghi di Saint-Oyen e Étroubles a seguito della conclusione dei lavori della variante sulla Ss n. 27.

Le interpellanze di Progetto Civico Progressista sono su: revoca della subconcessione di derivazione d’acqua per la realizzazione di una centralina nel comune di Oyace; adozioni di misure per la gestione del lupo sul territorio regionale supportate da solide basi scientifiche; programmazione per l’utilizzo di autobus a emissione zero per il trasporto pubblico locale entro il 2030; interpretazione della normativa regionale sull’aumento volumetrico degli edifici nel caso in cui non vi sia l’integrale demolizione e ricostruzione; modalità di rientro degli infermieri e degli operatori socio-sanitari nel nuovo ospedale di comunità di Verrès; iniziative per agevolare il pagamento dell’imposta di soggiorno da parte dei proprietari di alloggi destinati ad affitti brevi.

Le interpellanze di Rassemblement Valdôtain sono su: tipologie di forniture gratuite dei concessionari di grandi derivazioni d’acqua; soluzione definitiva alla percorribilità continuativa del traforo del Monte Bianco; sinergia tra Assessorati regionali per la promozione del settore agroalimentare; motivi dei ritardi nei pagamenti degli anticipi e dei saldi relativi alla Politica agricola comune; inserimento di una figura manageriale nelle stazioni sciistiche; possibili alternative all’attuale viabilità stradale nella vallata del Cervino; riduzione dei temi e delle liste di attesa attraverso il blocco dell’attività privata in ospedale; azioni per favorire le adesioni di studenti valdostani ai corsi universitari delle professioni sanitarie; selezione di grandi eventi e analisi sulle ricadute economiche.

Mozioni

Il gruppo Lega Vallée d’Aoste illustrerà due mozioni: impegno ad avviare azioni verso chi ha formulato false accuse sulle illegittime interferenze nei consultori; costituzione dell’Osservatorio della famiglia e mancata organizzazione della Conferenza regionale sulla famiglia.

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Saldo e stralcio

 

Con una mozione, il gruppo Progetto Civico Progressista sollecita la comunicazione pubblica periodica degli esiti del monitoraggio della contaminazione da Pfas in Valle d’Aosta.

Le due mozioni del gruppo Rassemblement Valdôtain riguardano: l’adeguamento dell’indennità di bilinguismo ai dipendenti del comparto unico e dell’Ausl Vda; la dotazione di servizi igienici nelle strutture regionali adibite all’attività lavorativa del personale cantoniere.

Infine, con una risoluzione, rinviata dallo scorso Consiglio, il gruppo Forza Italia chiede alla Giunta di approfondire, nelle Commissioni competenti, la tematica dei rapporti tra Regione, Anas e Comuni.





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