Grande attenzione a Fruit Logistica – dai mercati dell’Europa occidentale, orientale e dall’horeca di Berlino, molto attenta alle eccellenze italiane – per i prodotti e le aziende all’ingrosso italiane ma ora “i mercati sono in fase di rallentamento”. Parole di GianPaolo Gianpaolo Forcina di Forcina Marco & C. – giovane imprenditore del mercato di Fondi.
La fase attuale viene considerata legata al periodo di bassa, ma c’è soddisfazione per i contatti e gli accordi presi a Berlino: “Noi aziende siamo state protagoniste, al centro dell’attenzione dei buyer”.
L’export trainato da qualità e innovazione
Un successo dovuto alla qualità? “Senz’altro, ma anche alla presentazione. Merito della ricchezza del nostro portafoglio. Dai fiori di zucca di Magliozzi, presentati come un bouquet di rose. Molti apprezzati ad Occidente, mentre l’Europa dell’Est è “molto reattiva, attenta e apprezza i miei prodotti come il daikon e il pak choi, bene i ravanelli di Eureka, molto ampia la tipologia dei pomodori presentati da Vaccaro e da Agri Peppe che punta sul mercato britannico con il marchio Peppe Brothers, ottimo gradimento per i legumi dell’azienda Del Prete”.
Anche i grossisti valorizzano i loro prodotti grazie alla cucina d’autore Interessante l’entusiasmo del settore Horeca berlinese per gli agretti proposti dalla Csc Lazio Aop”. Non solo zucchine e pomodori, in ogni caso apprezzatissimi, ma anche prodotti che in Italia sono di nicchia e nuove varietà che permettono di soddisfare il gusto nord europeo. “Li abbiamo valorizzati con le ricette preparate a Berlino come, per fare un esempio, la centrifuga di carote con pak choi”.
Nel mercato in calo il prezzo di zucchine, cavolfiori, verze e pomodori
Bene Berlino e l’export, si zoppica in Italia: “la settimana della fiera va a rallentare il commercio agroalimentare, abbiamo registrato la flessione dei prezzi dei cavolfiori, delle verze e del fogliame in generale. C’è un clima mite con prodotti invernali ma che non hanno una grandissima richiesta”. Condizioni che si riflettono sulle quotazioni: “C’è l’abbassamento di 20/30 cent delle zucchine, in lieve flessione rispetto a due settimane fa, i pomodori”.
Le quotazioni degli agrumi al mercato di Torino
Al Caat, il mercato ortofrutticolo di Torino, i prezzi degli agrumi variano a seconda della varietà, della provenienza e del calibro. U scelta molto ampia na panoramica delle quotazioni aggiornate a oggi:
Arance Tarocco: i calibri grossi superano i 2 euro il chilo
Le arance varietà Moro calibro 6 quotano 1,50/1,60 euro il chilo. Le Navelina origine Italia calibro 6 si vendono a 0,90/1 euro il chilo, mentre l’origine Spagna dello stesso calibro presentano lo stesso prezzo. Si sale ma non troppo con il calibro 4 – origine Sicilia – che si vende a 1,10/1,20 euro il chilo.
E’ tempo di Tarocco con una forbice larga sui calibri: il 10 quota 0,70/0,80 euro il chilo, il 9 può aumentare di 10 cent mentre con l’ 8 si sale a 1,10/1,30 euro il chilo e con il 6 a 1,30/1,50 euro. Infine, il calibro 4 vede una buona quotazione: 2/2,20 euro il chilo. Infine le Washington Navel origine Sicilia calibro 6 quotano 0,90/1,10 euro il chilo.
Clementine: sempre più Orri, il bergamotto oltre i 2 euro
Il bergamotto calabrese monostrato quota 2/2,20 euro il chilo. Capitolo clementine: le Comuni origine Italia calibro 3 con foglie quotano 0,90/1,00 euro il chilo, con il calibro 2 si sale a 1,20/1,40 euro mentre il calibro 1x arriva a 1,60/1,80 euro il chilo.
Poca differenza con la varietà Hernandina origine Italia, il calibro 2 quota 1,20/1,40 euro e con 1x si sale a 1,60/1,70 euro.
Le Oronules origine Spagna calibro 2 quotano 1,50/1,60 euro. Le Orri origine Israele calibro 2 quotano 2,30/2,50 euro per arrivare con il calibro 1x a 2,50/3,00 euro il chilo. Infine la varietà Tango origine Spagna calibro 2 quota 1,50/1,70 euro il chilo. Veramente un’ampia scelta di prodotto.
Limoni: derby Sicilia Spagna
Il Primo Fiore origine Sicilia calibro 4 quotano 1,20/1,40 euro il chilo, mentre quelli di origine Spagna dello stesso calibro quotano 1,20/1,30 euro il chilo. Una lieve variazione. Lo Sfusato origine Costa d’Amalfi Igp dalla Campania calibro 3 quota 2,30/2,50 euro il chilo.
Basse quotazioni per i mandarini
Come anche rilevato a livello nazionale da Bmti c’è poca richiesta di mandarini tardivi siciliani e i prezzi bassi rispecchiano l’andamento della domanda. Queste le quotazioni: il calibro 2 quotano 0,90/1 euro, mentre il calibro 1x arriva a 1,20/1,30 euro il chilo.
I prezzi dei pompelmi da Cipro
I pompelmi gialli sono origine Cipro e il calibro 105-110 quota 1,30/1,40 euro il chilo, stesso prezzo per i rosati.
Uva (da Perù e Sudafrica), fragole e kiwi al mercato di Verona
E’ (contro) stagione per le uve. La bianca senza semi peruviana arriva a 5,50 euro il chilo, si scende a 3 euro con la Red Globe (venduta in confezioni da 8,2 kg) mentre la nera senza semi sudafricana quota sopra i 5 euro.
Ampia l’offerta delle fragole con la seconda che quota 3 euro il chilo, si sale fino a 5 euro con la prima categoria. Sale il prezzo con l’origine Basilicata che oscilla tra 7 e 8 euro il chilo.
I kiwi locali partono da circa 2 euro per i calibri più piccoli – sui 100 grammi – e sfiorano i 3 euro per quelli più grossi. Altre provenienze possono raggiungere i 3,5 euro il chilo. Il giallo alla rinfusa quota tra 3,5 e 4 euro il chilo mentre in padella può raggiungere i 6 euro con il prodotto extra.
Le quotazioni degli ortaggi a Verona
I fiori delle zucchine possono raggiungere e superare i 10 euro il chilo. Le zucchine calibro medio (14/21) da Fondi si fermano a 1,30 euro il chilo di media, circa 10 cent di meno per il prodotto siciliano. Le zucchine più piccole (7/14) possono raggiungere i 2 euro. Infine lo zuccone destinato all’esportazione è sotto l’euro.
Pomodori: Datterini fino a 4,50 euro, Ciliegino arriva ai 3 euro, Grappolo anche prodotto spagnolo
Capitolo pomodori. I Datterini in confezioni da 3 kg possono raggiungere i 4,5 euro, fino a 3 euro per il Ciliegino extra. Il grappolo vede la presenza di prodotto spagnolo che quota fino a 1,80 euro per la prima categoria mentre il prodotto nazionale raggiunge questa quotazione con il prodotto extra.
Bene i carciofi: Romanesco sopra l’euro
Il clima ha fatto recuperare produzione e qualità dei carciofi. Il romanesco tocca 1,20 euro il capolino per il prodotto in mazzi, fino a 0,80 euro per le casse a 8 pezzi. Si scende a 35 cent con il Tema, la seconda categoria si compra a 0,20 euro, mentre il Violetto pugliese sui 0,45/0,50 euro il capolino, su questa varietà c’è prodotto dal Nord Africa a pochi cent in meno di differenza.
Le quotazioni di patate e cipolle
Le patate di Cologna Veneta quotano fino a 0,80 euro, quelle della Val di Gresta raggiungono l’euro. Con il prodotto tedesco si scende a 0,40 euro, si sale a 1,20 con il prodotto da Cipro. Le olandesi si vendono a 0,67 euro il chilo. Infine la varietà Kennebec a 1 euro.
Molto varia l’offerta di cipolle. Le bianche piatte dalla Campania raggiungono i 4 euro il chilo. Le bianche tonde italiane verso l’euro, le olandesi dorate 0,50 euro come le tedesche mentre le austriache spuntano 5 cent in più. Le rosse italiane intorno a un euro mentre con le olandesi si scende a 0,80 euro.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link