Sistema museale, richieste di “Bene Comune”

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Il gruppo di minoranza consiliare ha presentato una interrogazione al sindaco di Portoferraio sulla ripartenza del progetto

PORTOFERRAIO — Il gruppo di minoranza consiliare Bene Comune ha presentato una interrogazione al sindaco di Portoferraio e alla giunta sulla situazione del Sistema Museale Arcipelago Toscano, di cui attualmente è capofila il Comune di Rio e non più il Comune di Portoferraio.

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In particolare la minoranza chiede spiegazioni sugli adempimenti in merito alla copertura del posto di direttore dei Musei Civici, al riavvio del sistema Smart e sulla nomina dell’assessore alla cultura.

Qui di seguito il testo della interrogazione.

“Premesso che:

  • la città medicea di Portoferraio, ha una storia culturale di grande valore ed è ricca di bellezze e di patrimoni eterogenei oggi visibili nei vari musei che fanno parte del circuito civico formalmente istituito: il Museo della Linguella e l’Area archeologica delle Grotte dedicati al patrimonio archeologico, la Pinacoteca Foresiana con la sua collezione di capolavori d’arte moderna, il Forte Falcone dedicato alla storia della città, il Forte Inglese scrigno di raccolte ed esposizioni a tema scientifico-naturalistico e il Teatro dei Vigilanti autentico gioiello di epoca napoleonica.
  • Dal 2020 i Musei di Portoferraio fanno parte del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, di cui Portoferraio era, fino a poco tempo fa, ente capofila. Costituiscono l’identità storica e culturale della Città e come tale devono essere conservati, promossi, resi fruibili, valorizzati, aggiornati e corredati di tutte le iniziative che ne sostengano la funzione culturale, formativa, didattica ricreativa e di sviluppo di un turismo culturale.
  • La gestione dei Musei Civici non può essere ridotta alla sola custodia e bigliettazione, essi non sono luoghi statici e “morti”, depositi di un passato ormai trascorso, ma sono e devono essere “Istituzioni permanenti al servizio della società, che compiono ricerche, collezionano, conservano, interpretano ed espongono il patrimonio culturale materiale e immateriale”.

Considerato che attualmente, nonostante quanto previsto dal Regolamento dei Musei Civici, il sistema museale è privo della figura essenziale di direttore con le competenze scientifiche necessarie ad espletare tutte le funzioni previste. Lo stesso sistema SMART è sprovvisto di una figura dirigenziale organizzativa e di coordinamento dei singoli Musei del territorio.

Viste:

  • la Delibera di Giunta comunale n. 192 dell’ 8 novembre 2024 di approvazione della nuova macrostruttura organizzativa del Comune che ha opportunamente ricostituito l’Area dei Servizi al Cittadino che nelle ultime due consiliature era stata disarticolata e dispersa nella sua identità funzionale;
  • la delibera del Consiglio Comunale n. 36 del 21 giugno 2021 con la quale veniva istituita la struttura organizzativa del circuito dei Musei Civici del Comune di Portoferraio

Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri comunali del gruppo “Bene Comune” interrogano il Sindaco per sapere:

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Procedura celere

 

1) Se intende procedere, con sollecitudine, alla copertura del posto di Direttore dei Musei Civici, vacante dal 2008 per il pensionamento del Direttore in organico, e bandire conseguentemente il relativo concorso dal momento che tale figura potrebbe essere il fondamentale interlocutore della Società partecipata Cosimo De’ Medici nella gestione di custodia e apertura al pubblico. Sarebbe un importante adempimento da parte del comune più ricco di musei e siti culturali nell’ambito di un sistema museale dell’arcipelago toscano SMART.

2) Essendo Portoferraio il comune con il maggior numero di siti museali, quali azioni intende mettere in atto come partner di SMART affinché vengano portati a termine tutti gli adempimenti necessari per riavviare le attività del sistema e venga ripristinata la figura dirigenziale per la gestione e coordinamento della rete, decaduta nel mese di ottobre 2024.

3) Se intende conferire le deleghe alla tutela, valorizzazione e promozione dei musei e di altri beni culturali e alla programmazione di attività culturali ad un assessore comunale. Tenuto conto dell’importanza che riveste il patrimonio culturale per comprendere le radici, la storia e l’identità di una comunità, è inammissibile l’attribuzione di deleghe con rilevanza esterna ai consiglieri comunali, potendo le stesse, avere solo rilevanza interna e finalità consultiva”.





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