Alcol e nuovo codice della strada, calano i consumi nei locali lecchesi


Le nuove norme del Codice della Strada, entrate in vigore da due mesi, stanno cambiando le abitudini dei consumatori

Meno alcol nei ristoranti e nei bar di Lecco, incide il timore delle sanzioni più severe (ma anche l’aumento del costo della vita)

LECCO – Sono passati due mesi dall’entrata in vigore delle modifiche al nuovo Codice della Strada. Tra le novità, come noto, un deciso inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso alla guida in stato di ebrezza. Se la soglia è sempre la stessa (0,5 di tasso alcolemico, 0 per i neopatentati), quello che cambia sono proprio le pene: se il tasso supera i limiti consentiti si rischiano multe che vanno dai 543 ai 6.000 euro, con la possibilità di sospensione della patente fino a due anni e, nei casi più gravi, l’arresto da sei mesi ad un anno.

Le nuove norme hanno inevitabilmente avuto delle conseguenze sul consumo di alcolici nei locali, in particolare bar e ristoranti. A livello nazionale, il dato indica un calo di consumi addirittura tra il 30 e il 40%. Anche a Lecco la situazione è cambiata: ce lo raccontano alcuni ristoratori e titolari di pubblici esercizi. Non drasticamente e, comunque, come specificato, è ancora presto per fare un bilancio definitivo (vista la bassa stagione), ma sicuramente i riflessi di un comportamento più prudente da parte dei clienti sono percepiti.

“Personalmente in questi due mesi non abbiamo visto una grande differenza – ci raccontano i titolari del ristorante Orestino, a Lecco – magari i clienti evitano di ordinare l’amaro finale, che prima invece non mancava mai, ma avendo anche la possibilità di ordinare le mezze bottiglie vediamo che si adeguano, poi chi deve bere beve, chi sa che deve guidare sta più attento”.

Anche dal Ristorante Osteria Olga, sempre a Lecco, fanno sapere che le ricadute sui consumi non sono al momento rilevanti: “Sicuramente serviamo più calici di vino singoli che bottiglie, chi prende la bottiglia poi può portarla a casa, nel complesso per ora possiamo dire di non avere riscontrato grandi cambiamenti”.

Di diverso avviso Jacopo Peccati, titolare del ristorante ‘Üsteria’ in centro città: “La situazione per noi è cambiata molto – ha commentato –  per fare un banale esempio, offrivamo le serate a tema vino. Da gennaio c’è stato un calo drastico di partecipazione e questo ci ha spinto a ripensare al format in cui metteremo al centro il cibo e non il bere. In generale, dall’entrata in vigore delle nuove norme stiamo più attenti: quando cambiamo il menù cerchiamo di abbinare vini con una gradazione alcolica più bassa, serviamo più vini in mescita (cioè al bicchiere, ndr). E’ comunque rischioso, soprattutto per chi magari lavora da poco. Parlando con i nostri fornitori anche loro hanno espresso preoccupazione, il calo di ordini stimato va dal 50 all’80%”. Peccati e il suo staff stanno ragionando su proposte alternative: “Stiamo studiando qualcosa di analcolico, magari appunto puntare più sul cibo. Servono strategie diverse, la gente è più spaventata dalle sanzioni, l’auspicio è che si possa superare questa fase e tornare al ristorante tranquilli, senza timore di bere un bicchiere”. In alternativa, il ristoratore ha ipotizzato un servizio di trasporto da abbinare alla cena: “Ci stiamo ragionando, magari tramite una collaborazione con degli autisti, per ora è solo un’idea, ma rientrerebbe in quella ‘mission’ che come ristorante abbiamo di fare stare bene il cliente: uscire a cena non è solo uscire a mangiare, deve essere un’esperienza di benessere, una coccola”.

Romeo Vassena

Anche Romeo Vassena, del bar Vitali ad Acquate, rileva un calo di consumi: “A gennaio abbiamo lavorato meno rispetto allo scorso anno e al 2023 – ha fatto sapere – mi sento però di dire che non è colpa esclusivamente del nuovo codice della strada. In generale, la gente sta vivendo un periodo di spese importanti, le bollette aumentano, i soldi sono meno e si risparmia su questi ‘sfizi’, come la serata fuori o l’aperitivo al bar. Poi va a periodi, venerdì scorso ad esempio il locale era pieno, in settimana invece vediamo meno persone. Le novità introdotte dal nuovo codice della strada spaventano, sicuramente, e magari chi consuma sta attento a non esagerare, il vero punto però è l’aumento del costo della vita che porta a risparmiare”.

marco beretta
Marco Beretta, titolare del Bar Manzoni

Una riflessione condivisa da Marco Beretta, titolare del centralissimo bar Manzoni: “Il problema è che mancano i soldi e si esce meno, soprattutto la sera – ha commentato – sui consumi mi viene da dire che da quando il limite legale del tasso alcolemico per la guida è stato fissato a 0,5 g/l, oramai più di 20 anni fa, abbiamo assistito ad un rallentamento graduale del consumo di alcolici, la gente sta più attenta, non va più al bar in maniera spensierata, soprattutto se deve guidare sta attenta a quel bicchiere in più. Ora che le pene sono più aspre, il timore è aumentato, pur non essendo variato il limite”. Beretta ha toccato anche l’argomento dei trasporti alternativi: “I taxi a Lecco sono un problema, sono pochi e difficilmente si trovano quando serve, anni fa mi ero mosso per cercare di organizzare un servizio alternativo, confrontandomi anche con LineeLecco: l’idea era utilizzare un bus di linea che nei weekend d’estate, ma anche d’inverno, con orari ridotti, facesse il giro dei principali locali, in centro e lungo viale Turati, garantendo un trasporto da e per i luoghi della movida senza dover utilizzare l’auto. Il costo era oneroso, si parlava di circa 2 mila euro al fine settimana. Avevo proposto l’idea a diversi colleghi ma era finita in niente. Oggi non so se avrebbe più senso – ha concluso Beretta – magari d’estate, ma è anche vero che la movida è molto cambiata, i ragazzi più giovani vanno meno al bar e si trovano di più a casa”.

Marco Caterisano presidente Fipe Lecco
Marco Caterisano presidente Fipe Lecco

Sul tema è intervenuto anche Marco Caterisano, titolare del bar Il Caffè in Piazza Cermenati e presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Confcommercio Lecco: “Il calo dei consumi c’è stato, era inevitabile, complice anche una cattiva informazione quando si è iniziato a parlare delle novità introdotte dal nuovo codice della strada: la gente si è spaventata, le pene più pesanti fanno più paura. Quantificare il calo oggi è difficile ed anche prematuro: siamo in bassa stagione e, storicamente, gennaio e febbraio per la nostra categoria sono i mesi in cui si lavora meno, vedremo se con l’inizio della bella stagione la tendenza si invertirà”. Caterisano ha sottolineato l’importanza di iniziare a ragionare sui trasporti alternativi: “A Lecco non esistono ma ribadisco che non è competenza del bar o del ristorante organizzare questi servizi. Se il nuovo codice della strada fosse stato affiancato da provvedimenti per incentivarli, sarebbe stato senza dubbio un intervento più completo”.



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