Il numero uno del mondo salterà così quattro Master 1000 ma dovrebbe essere in campo per gli Internazionali d’Italia in programma a maggio. Il tutto dopo aver patteggiato con l’agenzia mondiale antidoping per il suo positivo al Costebol
Un danno non esagerato, ma comunque un danno per Jannik Sinner. Il numero uno del tennis mondiale, fresco vincitore dell’Australian Open, è arrivato a un accordo con la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, in base al quale non gareggerà per i prossimi tre mesi. Il caso è stato dunque chiuso dopo che l’altoatesino era risultato positivo al Clostebol, sostanza proibita.
Il succo del comunicato della Wada recita testualmente: “L’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) conferma di aver raggiunto un accordo per la risoluzione del caso riguardante il tennista italiano Jannik Sinner, con l’atleta che ha accettato un periodo di ineleggibilità di tre mesi per una violazione delle norme antidoping, dopo essere risultato positivo al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024.
Il comunicato, poi, continua: “Wada accetta la spiegazione fornita dall’atleta riguardo alla causa della violazione, come indicato nella decisione di primo grado. Wada riconosce che il sig. Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del Tas, un’atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi.“.
Il comunicato della Wada si conclude così: “In base all’Articolo 10.14.2 del Codice, il sig. Sinner potrà riprendere ufficialmente l’attività di allenamento dal 13 aprile 2025. Alla luce dell’accordo, la Wada ha formalmente ritirato il proprio ricorso al Cas”.
Quanti punti perde Sinner e quanti ne dovrebbero fare Zverev e Alcaraz per scavalcarlo
Indiana Wells, Montecarlo, Miami e Madrid saranno gli appuntamenti più importanti che l’altoatesino salterà prima di poter rientrare a maggio per disputare gli Internazionali d’Italia a Roma.
A Indian Wells, Jannik Sinner non deve difendere punti, in quanto lo scorso anno era stato eliminato in semifinale da Carlos Alcaraz e L’ATP, dopo la positività al Clostebol, gli aveva revocato punti e montepremi. A Miami, invece, il tennista altoatesino aveva trionfato, sconfiggendo Grigor Dimitrov in finale.
Durante il suo periodo di squalifica, che durerà tre mesi, Sinner perderà quindi i 1000 punti conquistati a Miami, 400 punti per la semifinale di Montecarlo e 200 punti per i quarti di finale di Madrid, torneo dal quale si ritirò per un infortunio all’anca. Al termine della squalifica, il tennista altoatesino avrà 9.730 punti nel ranking ATP. Per superarlo, Alexander Zverev dovrà accumulare 2545 punti entro la fine del Masters 1000 di Madrid, mentre Carlos Alcaraz dovrà raccogliere 3720 punti per riconquistare la vetta del ranking.
La reazione di Sinner
“Questo caso incombeva su di me ormai da quasi un anno e il processo era ancora in corso, si sarebbe arrivati a una conclusione forse solo a fine anno. Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e mi rendo conto che le rigide regole della Wada rappresentano una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere questo procedimento sulla base di un accordo di tre mesi di sospensione”. Questa la risposta dell’altoatesino dopo la diffusione del comunicato.
Binaghi: “Prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici”
“È la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo. Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita”, lo afferma il presidente della Fitp, Angelo Binaghi commentando l’accordo tra Jannik Sinner e Wada.
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