Il carcere di Sollicciano
Si รจ tolto la vita stamani presto impiccandosi nel bagno della sua cella, un 39enne romeno nel reparto penitenziario di Sollicciano. Si tratta del “secondo suicidio in meno di 12 ore in Toscana” dice la Uilpa polizia penitenziaria ricordando che “ieri pomeriggio a togliersi la vita era stato un detenuto d’origine nordafricana nel carcere di Prato”.
Dall’inizio dell’anno quindi: “Balza cosรฌ a 11 la tragica conta dei ristretti che si sono suicidati dall’inizio dell’anno, 2 a Sollicciano, cui bisogna sommare un operatore” afferma Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. Che in merito allo stato delle carceri italiane dice:ย “vige una pena di morte di fatto che colpisce random, in maniera indiscriminata a prescindere dall’eventuale reato commesso e indifferentemente che si sia detenuti o lavoratori” commenta De Fazio secondo cui “I detenuti hanno perso ogni speranza e gli operatori, in primis del Corpo di polizia penitenziaria, sono stremati”, “avviliti”, sottoposti a carichi di lavoro inumani, con turni di servizio che si protraggono ininterrottamente anche oltre le 12 ore e la negazione di diritti di rango costituzionale per poi vedere svilito ogni sacrificio con morti, traffici illeciti, malaffare e violenze di ogni genere che dilagano. Per non parlare delle 3.500 aggressioni subite nel corso del solo anno 2024.”.
Il Comune di Firenze
โUn ennesimo suicidio a Sollicciano, un fatto tragico che accade dopo altri tragici fatti analoghi. Oggi รจ il momento del cordoglio e del dolore. Ma รจ necessario ribadire che tutto questo รจ inaccettabile, le condizioni in cui versa il penitenziario fiorentino sono disumane e prive di dignitร per i detenuti, per chi vi lavora e per tutti coloro che vi operano a vario titolo. La mancanza di una direzione stabile, inoltre, rende ancora piรน complicata la gestione di una situazione intollerabile, รจ urgente che arrivi una guida anche per noi come amministrazione, per avere unโinterlocuzione costante e per poter lavorare su tutti quei progetti di reinserimento sociale quanto mai fondamentaliโ.ย Cosรฌ lโassessore al Welfare del Comune di Firenze Nicola Paulesu in merito al detenuto suicida a Sollicciano.
Il Garante dei detenuti
ย โOrmai le parole non bastano piรน. Non basta indignarsi, esprimere cordoglio, vicinanza, organizzare visite per toccare con mano la drammatica situazione di carceri fatiscenti dove tutto sembra possibile tranne riabilitazione e una vita dignitosa. Se questo stillicidio non viene interrotto, saremo tutti compliciโ. Cosรฌ il garante regionaleย Giuseppe Fanfaniย dopo il suicidio nel carcere fiorentino di Sollicciano, il secondo in meno di 12 ore.
ย Sulla struttura il garante si รจ espresso piรน volte con fermezza: โdeve essere abbattutoย e dismesso. Non risponde ad alcuno dei requisiti e delle finalitร previste dalla Costituzioneโ e cita anche lโistituto di Prato โsostanzialmente nelle stesse condizioni di Solliccianoโ.
ย โNon ci si suicida per caso. Si sceglie di morire a trenta anni quando si รจ sopraffatti dalla disperazione, dalla mancanza di speranza o anche solo di una parola di conforto. In carcere manca tutto, ma manca soprattutto una prospettiva di riabilitazione e di reinserimento. Manca una mano amica che ti accompagni in un percorso riabilitativo. Nessuno in questi lunghi anni lo ha compreso o ha avuto il coraggio di misurarsi con questo impegno e la politica in genere ha dimostrato di non essere nรฉ disponibile nรฉ preparataโ dichiara ancora il garante che conclude:ย โquesto sistema detentivo genera solo disperazione e morteโ.
Il PD pratese
“Ennesima tragedia annunciata nel carcere di Prato. Un ragazzo di appena 32 anni si รจ tolto la vita nella sua cella alla Dogaia. Una vita spezzata perchรฉ lo Stato ha fallito di fronte a un ragazzo che aveva tutta la vita davanti. A questa orribile tragedia se ne รจ aggiunta un’altra a pochi chilometri da noi, nel carcere di Sollicciano. Due suicidi in 12 ore sono il segno di un sistema penitenziario al collasso. Il dramma delle carceri italiane non puรฒ piรน essere ignorato. La Dogaia รจ priva di un direttore effettivo, mancano figure fondamentali come educatori e personale sanitario, le condizioni di vita dei detenuti sono inaccettabili, il personale della polizia penitenziaria รจ sottodimensionato. Senza polemiche, chiedo al governo come si possa pensare di aumentare i reati puniti con il carcere quando le nostre strutture non sono nemmeno in grado di gestire la situazione attuale. Una persona affidata allo Stato รจ morta. Non possiamo continuare a contare le vittime e non possiamo abituarci a questa nuova normalitร . Servono interventi immediati per garantire condizioni di vita dignitose nelle carceri e un vero percorso di recupero per chi sta scontando una pena”.
Il presidente dellโOrdine degli Avvocati di Firenze
“Si tratta del secondo suicidio in meno di due mesi, un dato tragico che non puรฒ lasciare indifferenti. I suicidi, infatti, non sono solo numeri, ma storie di persone che hanno vissuto situazioni insostenibili”.
E’ il commento di Sergio Paparo, presidente dellโOrdine degli Avvocati di Firenze sui due suicidi nel carcere di Prato e Sollicciano di questa notte.
“Il 3 gennaio scorso, un ragazzo egiziano di soli 25 anni si รจ tolto la vita, e oggi รจ toccato a un giovane romeno di 39 anni. Le loro vite spezzate rappresentano un monito per tutti noi. Non possiamo piรน attendere! La condizione di invivibilitร della Casa Circondariale di Sollicciano รจ insostenibile. ร il momento di agire per garantire una giustizia che rispetti la dignitร umana e promuova il reinserimento sociale dei detenuti”.
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