Sannio, aree interne, servizi sono inadeguati: così migrazione no-stop


Un autobus che non arriva, una corsa soppressa senza preavviso, una coincidenza persa per pochi minuti. Scene all’ordine del giorno per chi vive nel Sannio. Le proteste si moltiplicano, così come le segnalazioni di disservizi che rendono difficoltosa la vita di studenti, lavoratori e pendolari. «Aree interne con infrastrutture inadeguate e trasporti inefficaci. Serve un intervento immediato e coordinato delle istituzioni». È il campanello d’allarme della Filt-Cgil di Avellino e Benevento, insieme al Movimento Avanguardia e all’associazione universitaria Cusas, che lanciano un appello congiunto alle istituzioni affinché si intervenga in maniera decisa per colmare un gap infrastrutturale che rischia di condannare il territorio all’isolamento e allo spopolamento. Secondo Cgil e movimenti studenteschi la mancanza di collegamenti efficienti con i principali centri urbani sta penalizzando le comunità locali, limitando l’accesso a servizi essenziali come sanità, istruzione e lavoro.

LE CRITICITÀ

Evidenziate riguardano principalmente le infrastrutture obsolete, i trasporti pubblici carenti e l’assenza di un sistema intermodale efficace. «L’arrivo dell’Alta velocità-capacità da solo non basterà a risolvere i problemi di isolamento. Servono interventi immediati e concreti» sottolinea con forza la sigla sindacale. Tra le richieste avanzate figurano l’ammodernamento e il potenziamento della rete stradale e ferroviaria, un incremento delle corse di autobus e treni per garantire una maggiore copertura del servizio e l’introduzione di soluzioni di mobilità integrata per ridurre i tempi di percorrenza. Ma la questione non riguarda solo i trasporti. L’assenza di un sistema mobilità efficiente ha infatti conseguenze dirette sul tessuto socio-economico locale. La carenza di opportunità lavorative, aggravata dalle difficoltà di spostamento, sta spingendo i giovani a lasciare il territorio in cerca di migliori prospettive altrove. Un fenomeno che contribuisce alla desertificazione demografica e alla perdita di capitale umano prezioso per la crescita e lo sviluppo del Sannio. «Siamo fortemente preoccupati della continua migrazione dei giovani dalle nostre zone – analizza Giuseppe Anzalone, segretario generale della Filt Cgil Avellino-Benevento – Il dato dell’ultimo decennio riporta numeri impressionanti per le aree interne della Campania, per questo abbiamo ritenuto necessario analizzare con il movimento studentesco una serie di questioni che hanno un forte impatto sul tema, tra l’altro, chi più del movimento studentesco potrebbe avanzare proposte valide per mitigare questo dramma, visto che sono i primi a viverlo.

L’ANALISI

«Siamo consapevoli – conclude Anzalone – che il percorso è tortuoso ma con la determinazione e supporto dei giovani è possibile fare passi in avanti, a volte basterebbe ascoltarli di più, cosa che non siamo più abituati a fare». Una situazione che si riflette in modo drammatico sul diritto allo studio. «La mobilità non si configura come una mera questione logistica, bensì come un pilastro imprescindibile del diritto allo studio, – specifica Giovanni Moccia, tra i portavoce dell’associazione universitaria Cusas – poiché la possibilità di formarsi, di accrescere il proprio bagaglio culturale e di costruire un avvenire professionale non può essere ostacolata da carenze infrastrutturali. L’assenza di collegamenti adeguati tra i centri minori e le sedi universitarie costituisce una vera e propria discriminazione sociale, che penalizza irrimediabilmente i giovani del territorio e priva le comunità locali di risorse intellettuali fondamentali, aggravando il fenomeno dello spopolamento e della marginalizzazione», conclude Moccia. Sindacati e associazioni, quindi, chiedono un’azione immediata e coordinata da parte delle istituzioni locali, regionali e nazionali per affrontare queste criticità e invertire il trend dello spopolamento. Tra le misure sollecitate vi sono politiche per l’occupazione giovanile, incentivi per la stabilità lavorativa e il rilancio del tessuto economico attraverso la valorizzazione delle risorse culturali, storiche e naturali del territorio.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link