L’INPS ha recentemente avviato un ampio processo di riorganizzazione del reclutamento e della gestione del proprio personale, mettendo al centro delle discussioni il concetto di “competenza” come combinazione di conoscenze tecniche e capacità comportamentali. Il confronto, avviato con i sindacati di settore, mira a riformare il sistema di selezione e sviluppo professionale dei dipendenti dell’Istituto, in un contesto che richiede l’aggiornamento delle famiglie professionali e l’adattamento alle carenze d’organico.
Il tavolo tecnico sul nuovo modello di reclutamento INPS
Il 23 settembre 2024 ha segnato l’inizio di un dialogo tra l’INPS e le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di ridefinire il modello di reclutamento e gestione delle risorse umane. Durante i primi incontri, è stato presentato un documento preliminare che delinea la centralità delle competenze, che saranno al centro dei processi di selezione, valutazione e crescita professionale. Il 24 ottobre è stato inoltre definito un gruppo di 15 profili professionali distribuiti su sei aree di competenza, tra cui vigilanza ispettiva e profili psicologici e sociali. Tuttavia, permangono interrogativi sul formato dei prossimi concorsi e sulla struttura delle famiglie professionali.
Riorganizzazione delle famiglie professionali e nuovi profili
Una delle principali proposte riguarda la riorganizzazione delle famiglie professionali. L’idea è quella di suddividerle in profili e sotto-profili, in modo da riflettere le diverse competenze richieste dall’Istituto. Questo modello integrato è pensato per rendere più efficiente la selezione, la valutazione, la formazione e la progressione di carriera del personale. Un cambiamento fondamentale è l’intenzione di passare da una logica di “sostituzione numerica” a un approccio che privilegi l’assunzione di profili in carenza, mirando a risolvere le criticità di organico in modo mirato.
Nuovo regolamento per il cambio delle famiglie professionali
Il 23 ottobre 2024, INPS ha adottato un nuovo regolamento per il cambio delle famiglie professionali, accogliendo alcune richieste sindacali. Tra le principali novità, vi sono la possibilità di effettuare una “ricognizione annuale delle criticità organizzative”, la definizione più chiara delle disponibilità regionali per le assunzioni e l’apertura a considerare ragioni personali e di salute per la ridefinizione del percorso professionale.
Cosa cambia per i concorsi INPS con il nuovo modello di reclutamento
Il nuovo modello di reclutamento in INPS non solo ridefinisce le famiglie professionali, ma introduce anche un approccio più sfumato nella selezione dei candidati. Oltre ai tradizionali titoli di studio, l’attenzione sarà posta anche sulle competenze analitiche e comportamentali. I prossimi concorsi, pertanto, non si limiteranno alla valutazione dei titoli, ma terranno conto delle competenze e delle necessità operative specifiche delle diverse sedi territoriali. Questo cambiamento avrà come obiettivo il reclutamento di figure professionali altamente qualificate, necessarie per rispondere alle carenze d’organico, soprattutto nelle regioni del Nord Italia.
Le osservazioni dei sindacati sul nuovo modello di reclutamento
Durante i confronti, i sindacati hanno sollevato alcune criticità. Il sindacato USB ha chiesto l’esclusione della “competenza comportamentale” dai criteri di selezione, temendo che possa influire negativamente sulle pari opportunità. Inoltre, è stato richiesto di garantire una mappatura dettagliata delle sedi per affrontare in modo preciso la carenza di organico, così come una chiara definizione delle modalità di certificazione delle competenze, soprattutto per i profili meno standardizzati. La FP Cgil INPS ha, invece, richiesto maggiore trasparenza sui costi e sugli impatti economici delle riforme, nonché una gestione più precisa delle famiglie professionali.
Il nuovo CCNI INPS e i vantaggi per i dipendenti
Nel novembre 2024, è stato raggiunto un accordo sul nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) INPS, che prevede importanti benefici per i dipendenti. Tra le novità introdotte, si segnala l’assegnazione di 5.249 differenziali stipendiali per il 2024, un incremento del 10% per le indennità delle posizioni organizzative e l’erogazione del trattamento economico di professionalità (TEP) per i dipendenti assunti nel 2023.
Prossimi concorsi INPS in arrivo
Infine, è importante ricordare che, secondo il Piano Triennale dei fabbisogni di personale 2024–2026, INPS prevede circa 7.000 assunzioni, in gran parte tramite nuovi concorsi pubblici. Entro dicembre 2024, saranno banditi concorsi per 2.500 posti, rivolti sia a diplomati che laureati.
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