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Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare dello scandalo che ha coinvolto il Presidente pro-crypto dell’Argentina Javier Milei con il crollo della memecoin $LIBRA. 

Secondo quanto rilevato dalle analisi on-chain, diversi portafogli insider avrebbero guadagnato una montagna di soldi acquistando la moneta prima che venisse resa pubblica, per poi venderla in faccia ai sostenitori di Milei. 

Il Presidente argentino perde così tutta la sua credibilità davanti al mondo crittografico, mostrandosi per quello che è realmente: un truffatore spietato.

Vediamo tutti i dettagli nel seguente articolo.

Dopo $TRUMP, $MELANIA e $CAR ecco un nuovo crypto scandalo: Javier Milei accusato di frode con la memecoin $LIBRA

Dopo $TRUMP e $MELANIA, ecco un nuovo crypto scandalo: Javier Milei, Presidente dell’Argentina, è stato accusato di frode per aver promosso la memecoin $LIBRA ed aver tratto un guadagno speculativo dall’operazione. Pochi giorni fa il noto politico sud-americano avrebbe pubblicato un tweet dal suo profilo X in cui invitava i suoi sostenitori ad acquistare la moneta meme $LIBRA, promettendo una rivoluzione libertaria.

Fonte: https://x.com/AlephEdu/status/1891274934183158069

La criptovaluta in questione ha riscosso un forte successo nella prima ora di quotazione, raggiungendo una capitalizzazione di oltre 4,4 miliardi di dollari. In poco tempo però il valore di $LIBRA è letteralmente crollato, perdendo fino al -97% mano a mano che gli acquirenti realizzavano di essere finiti in una vera e propria truffa. Nel giro di qualche minuto, Milei ha cancellato il suo tweet, facendo finta che non fosse mai successo nulla. In realtà, grazie a questa mossa poco trasparente, il Presidente si sarebbe portato a casa una fortuna milionaria, guadagnando denaro sulle spalle dei suoi stessi followers.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Questo scandalo diventa ancor più macabro se pensiamo che gli stessi indirizzi wallet che hanno acquistato come insiders di $LIBRA, sono gli stessi che hanno partecipato al lancio di $MELANIA, memecoin della first Lady Melania Trump. Secondo quanto riportato a tal proposito dalla società di analisi blockchain Bubblemaps, i portafogli coinvolti in questo imbroglio avrebbero generato da soli oltre 6 milioni di dollari di profitti.

Aumentando la controversia, circolano voci secondo cui alcuni membri dell’exchange decentralizzato Jupiter sarebbero stati a conoscenza dell’imminente lancio del token settimane prima che arrivasse sul mercato. Come affermato dalla stessa Jupiter, il lancio di $LIBRA è stato un “segreto di Pulcinella nei circoli memecoin“, organizzato a pennello per estorcere denaro ai crypto investitori sprovveduti.

Fonte: https://dexscreener.com/solana/bzzmnvfm7t6zsgfelxzermrxfkanldo4fszvsisxcszz

Gli indirizzi insider su $LIBRA guadagnano 107 milioni di dollari sulle spalle dei followers di Milei

Gli indirizzi insider che hanno fatto affari sia con $MELANIA che con $LIBRA sono solo alcuni dei portafogli complici dello scandalo organizzato dal Presidente Milei. Come infatti mostrato in un tweet da “Lookonchain”, in totale tutti coloro che hanno avuto accesso anticipato alla notizia del lancio di $LIBRA hanno incassato la bellezza di 107 milioni di dollari. Parliamo di una cifra che corrisponde a 18.785 stipendi medi mensili argentini, guadagnata in appena poche ore.

Altre aziende di tracking on-chain avevano messo in guardia gli investitori prima che $LIBRA iniziasse a dumpare colorando il grafico di rosso. In particolare Bubblemaps aveva fatto riferimento alla ponzi tokenomics (ponzinomics) della memecoin, che presentava l’82% della supply sbloccata, disponibile per essere venduta sin dall’inizio.

Questa tipologia di manipolazione del mercato è nota come “pump and dump“, dove il valore di un token viene artificiosamente gonfiato da un piccolo gruppo di investitori privilegiati che successivamente lo vendono, lasciando gli investitori più piccoli con asset svalutati. Dopo il crollo di $LIBRA però, la crypto community ha guidato una shitstorm contro Milei, accusandolo di essere responsabile della frode.

Se le indagini confermeranno le accuse di truffa, la posizione di Milei come Presidente dell’Argentina potrebbe diventare insostenibile. La fiducia dei cittadini, già messa alla prova dalle difficoltà economiche del paese, sarebbe ulteriormente compromessa. Inoltre, le autorità finanziarie internazionali potrebbero iniziare a indagare sulla sua responsabilità in questa vicenda, aprendo scenari legali potenzialmente devastanti. Ora Milei sta affrontando richieste di impeachment da parte dei suoi oppositori politici.

Fonte: https://x.com/lookonchain/status/1890619615883219455

Le dichiarazioni scioccanti del fondatore del progetto memecoin accendono il dibattito della crypto community

Lo scandalo della memecoin Libra (LIBRA) ha visto coinvolto anche Hayden Davis, fondatore della controversa criptovaluta, che ha difeso la sua iniziativa e la sponsorizzazione del Presidente Milei. Secondo quanto affermato da David in un’intervista con l’investigatore di YouTube Stephen Findeisen, conosciuto come “Coffeezilla”, $LIBRA sarebbe stato solo un esperimento sociale fallito, e non una vera e propria truffa.

Davis ha insistito sul fatto che le lamentele per il trading manipolato su $LIBRA derivano  dalla frustrazione di coloro che non sono riusciti a entrare nei “giochetti” privilegiati riservati agli insider. Lo stesso fondatore della moneta avrebbe affermato quanto segue con un tono altamente provocatorio.

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per le aziende

 

“Le lamentele che girano sui social arrivano da chi non è dentro quei gruppi esclusivi. Non le sentiresti mai se fossero nel circolo di privilegiati.”

Le affermazioni di Davis contribuiscono ad alimentare lo scandalo, rendendo la vicenda surreale e a tratti tragicomica. È infatti assurdo pensare che il ruolo dell’insider venga così normalizzato, come se la manipolazione dei mercati e il conflitto di interessi fossero diventati prassi comuni. Piuttosto, situazioni del genere dovrebbero essere prese più in considerazione dagli enti regolari, che dovrebbero agire con maggiore fermezza per proteggere l’integrità dei mercati e salvaguardare gli investitori da pratiche ingannevoli e dannose.
Quanto detto da David  ha suscitato una forte reazione nella community delle criptovalute. In molti, infatti, hanno criticato la sua posizione, considerandola un’ammissione di disinteresse verso la trasparenza e l’etica. Andre Cronje, co-fondatore di Sonic Labs, ha scritto su X:

“Questa affermazione mi ha indignato. La sua logica di base è che ‘la criptovaluta esiste solo per fare soldi’. Questo dimostra che non ha mai lavorato su un progetto crypto serio.”



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