La procedura di acquisto di una porzione di Palazzo “Scaccomatto” è all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale convocato per venerdì e lunedì prossimi. Ma il percorso potrebbe arricchirsi di ulteriori tasselli. A porre alcuni paletti all’amministrazione comunale è il gruppo consiliare di Azione, con i consiglieri Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi. Già nei giorni scorsi la compagine aveva espresso alcune perplessità in ordine alla proposta di acquisto, ritenendo necessario inserirla in un più ampio contesto di rilancio della società partecipata Catanzaro Servizi. Proprio quest’ultima, infatti, è titolare del leasing sui 1.360 mq con annessi box e posti auto. Il Comune intende acquisire il compendio immobiliare così da alleggerire la partecipata dal costo annuale del leasing, incamerando un immobile di pregio che potrebbe essere poi destinato a locazioni, probabilmente al Tar (sono in corso interlocuzioni con gli organi della giustizia amministrativa), come riferito su queste colonne già nei giorni scorsi.
La compagine entrata da pochi mesi in maggioranza non è disposta a votare la pratica così com’è attualmente. Per questo negli ultimi giorni si sono svolti alcuni incontri di maggioranza, nei quali ci sarebbero state aperture, per arrivare in aula con un quadro definito e, soprattutto, un sostegno compatto della coalizione di governo. «Abbiamo chiesto che la pratica venga supportata da un documento nel quale si preveda che Catanzaro Servizi possa diventare autonoma, al netto dell’operazione di acquisto» spiega il consigliere Parisi. Il timore della compagine è che l’operazione, senza ulteriori passi in avanti, finisca per togliere un asset alla partecipata, portando sì un vantaggio al Comune ma senza permettere alla società di vivere di “vita propria”, destinandola al declino e al fallimento nel giro di qualche anno.
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