La guerra in Ucraina ha generato una grande emergenza sanitaria nel cuore dell’Europa. L’Italia ha svolto un ruolo centrale nell’ospitare e assistere i malati ucraini affetti da tumori ematologici. Ail si è da subito mobilitata per supportare la popolazione colpita dal conflitto attraverso azioni di solidarietà nei confronti dei pazienti ematologici e dei loro familiari in fuga dalla guerra. Ail, grazie al fondamentale sostegno delle società scientifiche FilL (Fondazione Italiana Linfomi) e SIE (Società Italiana di Ematologia), ha favorito l’assistenza, l’ospitalità presso le Case alloggio Ail dei pazienti ematologici ucraini e le cure presso i Centri ematologici italiani.
Il potenziamento del National Cancer Institute di Kiev
Ail, attraverso le sue 83 sezioni provinciali ha promosso un’importante raccolta fondi che ha raggiunto un totale di circa 227mila euro, di cui 67mila euro impiegati per le attività di sostegno in Italia e 160mila euro, destinati al potenziamento del National Cancer Institute di Kiev. L’importante risultato della raccolta fondi è stato presentato, mercoledì 20 novembre alla presenza del Ministro Degli Esteri Antonio Tajani, dal Presidente Nazionale Ail Giuseppe Toro nel corso dell’incontro del Business Forum Italia-Ucraina presso la Sala Mosaici del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. L’iniziativa di solidarietà è stata sviluppata in collaborazione con la dott.ssa Irina Kryachock, Presidente dell’Associazione Ucraina di Ematologia, e ha coinvolto diverse organizzazioni internazionali e italiane, tra cui la Lymphoma Coalition, l’European Hematology Association (EHA), la SIE Società Italiana di Ematologia, la FIL Fondazione Italiana Linfomi e la Dott.ssa Tanya Skrypets, ematologa ucraina presso l’IRCCS in Italia.
Per i pazienti ucraini una speranza concreta per il futuro
A seguito di questa intensa collaborazione, centinaia di pazienti ucraini, affetti da patologie tumorali ematologiche, sono stati ricoverati in Italia, accompagnati dai rispettivi familiari e/o caregiver e ospitati nelle case alloggio Ail. Attualmente, alcuni di essi sono ancora in cura in Italia, altri sono rientrati in Ucraina. “In questi momenti drammatici, Ail ha messo in campo il suo impegno più grande, unendo forze, cuori e risorse per essere al fianco di chi ha bisogno. – dice Giuseppe Toro, Presidente Nazionale Ail –. Siamo riusciti a garantire ospitalità e cure a pazienti ematologici ucraini, offrendo loro una speranza concreta per il futuro. I nostri volontari, con un’energia straordinaria, hanno organizzato viaggi cruciali per portare aiuti in Ucraina, mentre le 83 sezioni provinciali di Ail si sono unite in un’unica grande rete di solidarietà, raccogliendo fondi che oggi ci permettono di contribuire al potenziamento del reparto di Ematologia del National Cancer Institute di Kiev. È un gesto di speranza che va oltre la semplice donazione: è un abbraccio forte e concreto, che dimostra come la forza della comunità può davvero fare la differenza”.
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