Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, il Governo italiano ha annunciato il ritorno del Bonus Natale, una misura straordinaria pensata per sostenere le famiglie in difficoltà economica e incentivare i consumi durante il periodo più atteso dell’anno. Il provvedimento, già anticipato nelle scorse settimane, è stato ufficializzato nella Legge di Bilancio 2024 e mira a offrire un contributo concreto in un contesto economico ancora segnato dalle conseguenze dell’inflazione e dall’aumento del costo della vita.
A chi è destinato?
Il Bonus Natale 2024 è rivolto alle famiglie con un reddito inferiore a 28000 euro, una soglia fissata per garantire che il sostegno vada a chi ne ha effettivamente più bisogno. I datori di lavoro potranno riconoscere il bonus ai lavoratori con almeno un figlio a carico a prescindere dal fatto che siano coniugati, separati, divorziati, monogenitori o conviventi. La norma prevede, tuttavia, che il bonus non spetta al lavoratore dipendente coniugato o convivente il cui coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, o convivente sia beneficiario della stessa indennità. Sono considerati fiscalmente a carico i figli di età non superiore a 24 anni con reddito complessivo fino a 4mila euro al lordo degli oneri deducibili, ma anche quelli con più di 24 anni se hanno un reddito non superiore a 2.840,51 euro.
Come funziona?
Il bonus equivale a 100 euro netti per chi ha lavorato tutto il 2024, ma l’importo può variare in base ai mesi lavorati, come succede per il calcolo della tredicesima. Ad esempio, chi ha iniziato a luglio riceverà solo 50 euro. Non cambierà, invece, in base al tipo di contratto (ad esempio a tempo determinato o indeterminato) o all’articolazione dell’orario di lavoro (es. part-time).
Come richiederlo?
I lavoratori privati per richiedere il bonus devono presentare un’autocertificazione al proprio datore di lavoro, che poi recupererà l’importo in compensazione in dichiarazione dei redditi (sotto forma di credito d’imposta). I lavoratori del settore pubblico avevano invece tempo fino alle 12 di venerdì 22 novembre, per presentare la stessa autocertificazione sul portale NoiPa. Chi andasse oltre il termine fissato potrà comunque ricevere il bonus in sede di dichiarazione dei redditi, nel 2025. Il personale delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, pur facendo normalmente riferimento al portale NoiPa, deve presentare l’autocertificazione entro il 27 novembre.
Obiettivi del Bonus Natale
Con l’introduzione di questo provvedimento, il Governo punta a raggiungere un duplice obiettivo: sostenere il potere d’acquisto delle famiglie più vulnerabili e stimolare i consumi nel periodo natalizio, tradizionalmente cruciale per l’economia italiana. Il settore del commercio, in particolare, dovrebbe beneficiare di un’iniezione di liquidità in un momento delicato per molte attività. La cifra è però irrisoria.
Critiche e prospettive
Come ogni misura di questo tipo, il Bonus Natale ha suscitato pareri contrastanti. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno criticato il governo, sostenendo che il bonus non sia in grado di affrontare in modo significativo le difficoltà economiche delle famiglie. In particolare, è stato sottolineato come il tetto massimo di 100 euro non rappresenti un aiuto concreto per coprire le spese natalizie crescenti. Inoltre, alcuni parlamentari dell’opposizione hanno parlato di una misura discriminatoria, che esclude chi non ha figli, pur trovandosi in condizioni economiche precarie.
Anche i sindacati hanno espresso perplessità, evidenziando che il bonus appare come una soluzione spot priva di una visione complessiva di sostegno alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà economica.
Il Bonus Natale 2024 interesserà circa 4,5 milioni di italiani. Pur rappresentando un sollievo temporaneo per le famiglie a basso reddito, il bonus non è sufficiente a contrastare l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione persistente e dall’aumento generale del costo della vita.
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