Non più solo un’ipotesi che, almeno sulla carta, migliorerebbe la viabilità alle porte del capoluogo ma il progetto esecutivo di un’opera che Rovigo aspetta da anni e anni. La progettazione di una nuova grande rotatoria a Sud della città, nel punto in cui viale Porta Po si innesta nella tangenziale Est, ad una manciata di metri di distanza dalla località Spianata, ha fatto negli ultimi mesi dei passi in avanti ed è arrivata alla fase esecutiva.
Il punto è strategico: la nuova rotonda, di fatto, diventerebbe la porta di accesso e di uscita alla periferia Sud della città che ospita le aree commerciali e produttive del Tredici e della Fattoria. A dare corso alle fasi progettuali fino allo stadio esecutivo è stata Anas, ente titolare della Statale 16 che nel tratto rodigino coincide con la tangenziale Est, ma come spiegano a palazzo Nodari l’opera del valore di svariati milioni di euro dovrà essere inserita nel programma triennale dei lavori pubblici dell’ente per essere finanziata.
Così torna in auge, dopo anni di silenzio, l’ipotesi di una nuova rotatoria che prenderebbe il posto dell’attuale incrocio a raso. Incrocio che, tra l’altro, nel corso degli anni è stato teatro di numerosi incidenti visto che a regolare le immissioni del traffico c’è la sola segnaletica orizzontale e verticale in un punto caratterizzato dal traffico intenso e dalla velocità elevata dei mezzi che vi transitano. L’opera in questione è uno dei temi al centro del tavolo di discussione tra l’amministrazione comunale e i tecnici di Anas, insieme agli interventi di manutenzione lungo la tangenziale, i lavori di ristrutturazione del ponte sull’Adige e l’ipotesi di un’altra rotatoria, questa però a Nord della città, al confine fra i territori di Rovigo e Boara Pisani (che coincide con il confine tra la provincia polesana e quella di Padova), ai piedi dello stesso ponte sull’Adige. Già a gennaio scorso i tecnici di Anas avevano ventilato all’allora assessore ai lavori pubblici Giuseppe Favaretto l’idea della rotatoria all’incrocio tra la tangenziale e viale Porta Po, ripescandola dal cassetto dei progetti utili ma impegnativi.
Di più: Anas aveva chiesto agli uffici comunali una serie di documenti urbanistici e cartografici. Tant’è che l’amministrazione aveva inserito l’infrastruttura, insieme alla rotonda davanti al ponte sull’Adige, nella variante generale del Piano degli interventi recentemente approvato dal consiglio comunale, per garantire la conformità urbanistica dell’opera. Il progetto esecutivo arriva, come detto, dopo anni di attesa. Già nel 2011, il “Rapporto ambientale al Piano di assetto del territorio del Comune di Rovigo” che aveva ottenuto il parere positivo della Commissione regionale Vas con alcune prescrizioni si chiariva che tra gli obiettivi del Pat, in riferimento all’identificazione degli svincoli da potenziare o riorganizzare, ci sono “i nuovi svincoli d’ingresso e uscita a Sud e a Nord delle aree produttive-commerciali del Tredici e della Fattoria e la rotatoria fra viale Porta Po e la tangenziale est”.
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