Nella lettera scritta dall’Alliance for Automotive Innovation i produttori hanno chiesto al presidente eletto di mantenere gli aiuti per le EV e di rendere più “ragionevoli” le regole sulle emissioni
Tramite una lettera, l’Alliance for Automotive Innovation, gruppo che rappresenta i principali produttori automobilistici negli Stati Uniti (tra cui General Motors, Toyota e Volkswagen), ha chiesto a Donald Trump, che si insedierà alla Casa Bianca nel gennaio 2025, di mantenere i crediti d’imposta di 7.500 dollari attualmente disponibili per l’acquisto di auto elettriche. Una richiesta non casuale: infatti, il team per la transizione di Trump (si intende la transizione tra un esecutivo e l’altro a Washington, non quella energetica) starebbe pensando di eliminare tali crediti d’imposta, secondo quanto riportato dalla Reuters in data 14 novembre 2024. Si tratta di una questione delicata, dato che le vetture elettriche stanno faticando a farsi spazio nel mercato americano. Un’eventuale eliminazione dei crediti, dunque, porterebbe presumibilmente a un ulteriore calo della domanda per le EV (electric vehicle) negli Usa. Altro aspetto importante è il rapporto tra Trump ed Elon Musk: l’amico e sostenitore del presidente eletto ha infatti usufruito negli ultimi anni dei crediti d’imposta previsti dall’Ira (Inflaction Reduction Act), approvato da Joe Biden. Alla luce di questo e delle richieste delle altre case automobilistiche, che decisioni prenderanno Trump e i suoi uomini sui crediti d’imposta?
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Nella lettera firmata da John Bozzella, Ceo dell’Alliance for Automotive Innovation, non è stato affrontato solo il tema dei crediti d’imposta. Infatti, sono state sollevate preoccupazioni anche riguardo le normative sulle emissioni, sia federali che statali (alcuni stati, come la California, hanno regole più restrittive di altri), che secondo le case non seguirebbero la realtà del mercato, portando di conseguenza a un aumento dei costi per i consumatori. I vari marchi non hanno però specificato quali modifiche vorrebbero apportare alle norme, limitandosi a richiedere regolamenti “ragionevoli e raggiungibili”. Qui è importante chiarire un punto: negli Stati Uniti, a differenza che in Unione europea, non è prevista una data limite a partire da cui non si potranno più commercializzare vetture endotermiche. Tuttavia, l’amministrazione Biden durante il suo mandato ha promulgato una serie di normative federali volte a rendere le auto più efficienti da un punto di vista dei consumi. Una mossa studiata per incentivare la transizione verso l’elettrico: per rispettare i requisiti del 2032 previsti da tali normative, i produttori dovrebbero infatti dedicare all’elettrico almeno il 35% della loro produzione.
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