**C.sinistra: Schlein fissa paletto con Conte, ‘mai con Trump, unitari ma chiarezza’**


Roma, 22 feb. (Adnkronos) – Elly Schlein la mette sui valori. Con il Movimento 5 Stelle si può discutere di tutto e provare a trovare una sintesi. Ma “alla base c’è un elemento valoriale: per il Pd, Trump non è e non potrà mai essere niente di simile a un alleato”. Di qua o di là. Cappellino Maga o maglietta dell’Europa, per citare la sollecitazione fatta anche a Giorgia Meloni. La segretaria del Pd ne fa la base ‘valoriale’ imprescindibile per qualsiasi tentativo di alleanza tra le forze di opposizione. E dice di aver notato, in un’intervista che andrà in onda stasera ad Accordi e Disaccordi sul Nove, che Conte abbia chiarito le sue parole su Trump che “dice la verità” smascherando “tutta la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina”.

Sul tutto il resto – e i temi divisivi non mancano – la segretaria dem ribadisce la linea “testardamente unitaria” e si dice “convinta che su questo terreno” ovvero la politica estera “come su altri, si possa trovare una sintesi”. C’è quello della spesa per la difesa europea, ad esempio. Bruxelles ha indicato la strada dello scorporo delle spese dal patto di stabilità. M5S ma pure Alleanza Verdi e Sinistra sono contrari. Schlein, per il momento, non entra nel dettaglio: “Vogliamo discutere di difesa davvero comune? Io non credo che anche le altre forze progressiste abbiano mai messo in discussione la prospettiva di una difesa comune. Dobbiamo discutere di come si fa e siamo d’accordo -aggiunge- nel dire che non equivale a una corsa al riarmo di ogni singolo stato Ue”.

Parla anche della ipotetica piazza con i 5 Stelle: il Pd ci sarà se si costruisce insieme la piattaforma altrimenti valuterà l’eventuale presenza. “Ho detto subito che una manifestazione contro la propaganda del governo per salari, pensioni, caro bollette ero disponibile a organizzarla insieme e ho avuto occasione di dire a Conte che ero disponibile a costruire insieme una piattaforma. Quindi se costruiamo una piattaforma insieme, siamo disponibili” ad andare insieme in piazza “se invece vuole fare una cosa solo del Movimento 5 Stelle, vedremo. In altri casi abbiamo valutato in base alla piattaforma”.

“Noi – ha detto Schlein in tv – siamo testardamente unitari pur nelle nostre differenze ma serve chiarezza: se andiamo al governo insieme non è possibile considerare Trump niente di vicino ad un alleato. Su questo bisogna essere chiari”. Detto questo, aggiunge in merito alla guerra in Ucraina, “non c’è un progressista che sia a favore della guerra e non della pace. Possiamo discutere su come raggiungere quella pace”.

“Da quando sono segretaria noi abbiamo continuato a supportare un popolo che è stato criminalmente invaso, e su questo ci sono state differenze nello schieramento progressista, però noi da anni chiediamo anche un’iniziativa politica e diplomatica dell’Europa per costruire la pace giusta. Questo è mancato e ne paghiamo le conseguenze. Tanto che l’ultimo arrivato, Trump, con la sua violenza sta dicendo all’Ucraina e all’Europa che non possono neanche sedersi al tavolo”.

Quindi sulle parole di Conte su Trump: “Io non condivido quelle affermazioni. Io trovo sbagliato condividere anche solo in parte le parole di Trump che si è macchiato di un falso storico dicendo che l’aggressione non è partita dalla Russia. Devo dire che Conte ieri ha voluto chiarire che trova inquietanti le parole di Trump e che non condivide l’attacco violento e frontale a Zelensky”. E ribadisce: “Se andiamo al governo insieme dobbiamo essere chiari e compatti”.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Rivolta alle forze di opposizione, Schlein chiede: “Possiamo almeno essere d’accordo sul fatto che oggi serva un salto in avanti, una svolta radicale sull’integrazione europea? Un’Europa che non si affidi più a nessuno per il proprio a destino e la propria sicurezza e superi l’unanimità. Nemmeno un condomino è in grado di funzionare con l’unanimità e invece in Europa ce la teniamo. Così non riusciamo ad avere compattezza e forza per reagire a quel che Trump sta portando”.

Accanto al superamento dell’unanimità, per Schlein “se vogliamo puntare all’autonomia strategica dell’Europa serve un Next Generation Ue al giorno. Su questo riusciamo ad essere coesi? Io penso di sì. Vogliamo puntare a una politica industriale europea che accompagni la conversione ecologica necessaria, su cui rischiamo che la destra ci faccia fare un triplo salto mortale all’indietro? E sul sociale, sulla riduzione delle diseguaglianze”. Il Next Generation Ue era questo: un’idea di futuro. Ne serve uno da 800 miliardi all’anno”.

Infine, un affondo sulla premier Giorgia Meloni: “Trovo clamoroso il silenzio di Giorgia Meloni” su Trump. “Secondo alcuni, Meloni doveva essere il ponte tra Trump e l’Ue invece è già diventata una vassalla. Non è in grado di difendere gli interessi italiani ed europei di fronte all’attacco frontale di Trump che dice che l’Europa non si può sedere al tavolo per negoziare una pace giusta per l’Ucraina, di fronte a un Vance che dice che non c’è democrazia e libertà di stampa in Europa. L’Europa non prende lezioni di democrazia da un’amministrazione Usa che appena arrivata ha fatto decreti che calpestano i diritti fondamentali”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link