Quali scenari per il sistema bancario italiano?


Fusioni e acquisizioni, sfide tecnologiche digitali, euro digitale: come la tecnologia sta modificando il rapporto fiduciario tra banche e risparmiatori.

Dell’inviato Ugo Lagrotta, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Il congresso annuale del mondo finanziario Assiom Forex, tenutosi a Torino il 14-15 febbraio, ha fornito l’opportunità’ di discutere e delineare temi di importanza critica per il mondo bancario e finanziaria in generale.

Si tratta di un mondo bancario che, dopo la crisi finanziaria del 2008-09 e dell’Eurozona alcuni anni dopo, si è rafforzato notevolmente in termini di capitale, di resilienza e quindi capace di affrontare multipli shocks di natura esogena.

Un contesto geopolitico complesso

In un contesto geopolitico complesso, in un mondo finanziario denso di cambiamenti e di sfide tecnologiche, le banche si trovano difronte alla necessita’ di evolvere o riconsiderare il proprio modello di business per evitare un inesorabile processo di disintermediazione e continuare a servire i propri clienti in maniera adeguata e profittevole. 

Contabilità

Buste paga

 

Nel sistema bancario italiano è in atto un processo di consolidamento, con numerose proposte di acquisizione (mediante OPAs) messe in atto dai principali attori del settore. Indipendentemente dall’esito di dette operazioni finanziarie e dal futuro assetto del sistema bancario, le banche italiane si troveranno difronte una serie di sfide epocali.

Un viaggio nel futuro del sistema bancario

In questo contesto, Chiara Scotti, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, ha presentato e discusso tre possibili scenari o percorsi di viaggio nel futuro del sistema finanziario internazionale.

In un primo scenario, gli intermediari finanziari tradizionali, al fine di mantenere il loro controllo delle relazioni con i clienti, svilupperebbero internamente le tecnologie e il know-how necessario per competere con le big tech nel mondo di servizi finanziari digitali.

In un secondo scenario, vi sarebbe una maggiore interconnessione tra mercati digitali e il sistema finanziario tradizionale, ma le big tech acquisirebbero un ruolo predominante derivante dello sviluppo e della gestione delle componenti tecnologiche. Le banche perderebbero il proprio vantaggio competitivo derivante dall’accesso ai dati e dal controllo dei processi gestiti da big tech e da altre aziende fintech che offrono soluzioni di pagamento innovative mediante criptoattività.

Ruolo centrale

Nel terzo scenario, lo scambio di prodotti finanziari e le operazioni di pagamento/regolamento avverrebbero in una struttura di finanza decentralizzata (DeFi) sviluppata e gestita da fintechs.

Le criptovalute offerte al pubblico da soggetti privati (non finanziari) assumerebbero un ruolo centrale, permettendo pagamenti per mezzo di piattaforme DLT senza l’intervento delle banche tradizionali. Si tratterebbe di una vera e propria disintermediazione del sistema bancario tradizionale.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

I tre scenari hanno uno spettro molto ampio che vanno da un modello di esternalizzazione limitata a operatori specializzati all’interno del settore finanziario a un modello di esternalizzazione pressoché completa.

Le Banche Centrali, l’euro Digitale e il Debito Comune

Le banche centrali hanno il compito di preservare la stabilità e il funzionamento dei mercati finanziari e, attraverso l’attività di supervisione e vigilanza, assicurare che gli intermediari siano pronti a gestire le vulnerabilità, mitigando l’impatto sul sistema.

A fronte del rischio che poche società tecnologiche possano acquisire un ruolo dominante nel mercato dei pagamenti, l’emissione di un euro digitale garantirebbe che la moneta pubblica rimanga un’opzione a disposizione di tutti gli operatori, fornendo uno strumento di pagamento paneuropeo e di facile utilizzo.

L’euro digitale, affermando la sovranità monetaria dell’euro avrebbe un ruolo fondamentale soprattutto nel promuovere la concorrenza, tutelare la privacy e preservare la stabilità del sistema finanziario e monetario.

Tuttavia queste nuove tecnologie di accesso ai servizi bancari e le richieste dei depositanti, specialmente coloro che svolgono l’attività di «trading» in cripto valute, di trasferire i propri fondi quasi istantaneamente, hanno amplificato il rischio di liquidità per gli intermediari .

Pertanto la gestione del rischio di liquidità «in tempo reale» diventa una priorità fondamentale per gli operatori finanziari che potrebbero trovarsi a fronteggiare deflussi ingenti di depositi.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Assistenza finanziaria

La quantità ingente di depositi che giace nei conti correnti e nei depositi «a vista» potrebbe andare a finanziare lo sviluppo di tutte queste tecnologie e attività per le quali l’Italia ha accumulato un importante ritardo verso i principali partner europei.

Nel nostro paese il tessuto economico è caratterizzato da PMI che chiedono assistenza finanziaria alle banche che, sottoposte a stringenti vincoli di capitale dai regolatori, si sono ritratte da ampie parti o segmenti del mercato creditizio.

E’ difficile pensare che tali attività di sviluppo possano essere finanziate esclusivamente da capitale privato (private equity). L’intervento pubblico attraverso l’emissione di titoli sovranazionali (debito comune europeo) è indispensabile per finanziare tali attività. L’emissione del debito va inquadrato in un mercato dei capitali integrato a livello europeo, con regole armonizzate e pensate per favorire le PMI. In altre parole, occorre una UMC (Unione Europea dei mercati dei capitali).

Una serie di sfide

I rendimenti dei titoli del debito comune europeo dovrebbero – a rigore – assumere lo status di tassi di riferimento (benchmark) per l’Eurozona, vista anche la perdita dello status di titoli «risk free» del debito sovrano emesso della Germania.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il congresso ha presentato a tutte le parti, banche, società fintech, enti pubblici, una serie di sfide a cui tutti gli operatori del mondo finanziario non possono sottrarsi o esimersi a meno di non voler ammettere di aver fallito il proprio ruolo o mandato.


  • Ugo Lagrotta è un esperto dei mercati finanziari e della gestione del rischio finanziario in campo internazionale.




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