FERMO – Hanno partecipato in molti, venerdì scorso, all’assemblea pubblica organizzata dal comitato “Una bretella per chi”. Ormai da un anno il collettivo costituitosi a Bivio Cascinare, in territorio di Sant’Elpidio a Mare, chiede alla Regione Marche chiarimenti e disponibilità a rivedere il percorso della futura strada che dal casello A14 di Civitanova che sboccherà nel territorio elpidiense.
Un progetto molto importante con riflessi su tutta la viabilità a nord del Fermano, nell’area nevralgica al confine fra la provincia e il Maceratese ricca di centri commerciali (sia a Porto Sant’Elpidio che a Civitanova) e di aziende legate al calzaturiero.
Lo stallo
Ma dopo un incontro all’inizio del mese con i tecnici regionali, ritenuto deludente per le modifiche insufficienti alla prima ipotesi progettuale, i componenti hanno deciso di convocare un incontro informativo. «Pensiamo non sia normale che di fronte a un investimento da 50 milioni di euro, tocchi a noi cittadini cercare di spiegare ai residenti un’opera che impatterà in modo significativo sulle nostre vite».
La posizione
«Non abbiamo mai detto – riprendono – di essere contrari o favorevoli all’opera, ma chiediamo trasparenza e disponibilità della Regione a spiegare il progetto ai cittadini, cosa che non è mai stata fatta. C’è anche chi abita qui e di quest’opera non sa assolutamente nulla». La mobilitazione sta prendendo anche altre forme. Oltre alla richiesta di confronto del comitato, sta partendo una raccolta di firme da parte di residenti che si dicono fermamente contrari all’opera e c’è chi sta valutando il ricorso agli organi amministrativi per fermare l’iter. Una variazione, rispetto al primo tracciato dell’infrastruttura, è stata varata dai tecnici. La nuova strada non uscirà più nel pieno centro abitato della frazione elpidiense, all’altezza di via Guido Rossa, ma si è pensato di realizzare due braccetti che si connetteranno con strada Fratte più a monte e più a valle, creando una via parallela alla provinciale. Il comitato, nel corso dell’assemblea, ha ricordato di aver «invitato a valutare una soluzione alternativa, che sarebbe costata molto di meno ed avrebbe richiesto un cavalcavia in meno, ma non è stata presa in considerazione».
Il punto
La proposta dei cittadini era quella di potenziare l’attuale strada Santa Croce, che va da Casette d’Ete a Bivio Cascinare, creando un collegamento da Civitanova a quella via già esistente. Altro aspetto evidenziato dai componenti del comitato è sugli ipotetici benefici in termini economici della bretella che verrà. «Parliamo di una strada a grande scorrimento di due chilometri. La bretella sarà sopraelevata, riteniamo improbabile quindi che intorno alla nuova arteria che si collega a Civitanova potranno fiorire nuove attività industriali e commerciali».
I timori
Tra gli intervenuti alla serata, c’è inoltre chi ha sottolineato i timori relativi ai rischi idrogeologici di un’area che in passato ha presentato problemi per le esondazioni dell’Ete Morto. Se Bivio Cascinare si mobilita, l’iter per la bretella prosegue. A ottobre è stata convocata la conferenza dei servizi preliminare in Regione. Servirà ora che tutti gli enti interessati esprimano formalmente il consenso per arrivare alla sottoscrizione dell’accordo di programma.
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