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“Nelle civiche e scolastiche della regione uno scenario di eccellenza nel panorama nazionale” — Emilia-Romagna Notizie #finsubito prestito immediato


Bologna – L’uso dei servizi digitali nelle biblioteche dell’Emilia-Romagna è in costante crescita.

Sono oltre 3,2 milioni le transazioni digitali registrate quest’anno (ottobre 2024), che sommate ai circa 5,16 milioni del 2023 porterà a un totale di oltre di 8,4 milioni i prestiti a fine 2024.

In precedenza, la pandemia aveva ampliato – quasi ovunque in Italia – la platea degli utilizzatori di servizi bibliotecari digitali con crescite percentuali molto significative. In Emilia-Romagna, dove già prima del 2020 esistevano tassi di diffusione e uso piuttosto alti in rapporto ad altre regioni italiane, nel 2021 e 2022 si sono consolidati i traguardi raggiunti nel 2020, rafforzando l’offerta, specie nel settore scolastico.

Con questa evoluzione, l’aumento complessivo delle transazioni digitali rispetto al 2019 registra un + 88,49%. In altre parole, il consumo delle biblioteche digitali è raddoppiato, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna alle biblioteche civiche e alle biblioteche scolastiche.

L’alto tasso di uso del digitale in biblioteca porta l’Emilia-Romagna al primo posto nella classifica nazionale, assieme ad aree territoriali tradizionalmente “forti” come il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta.
I primi nove mesi del 2024 indicano, per esempio, che, per quanto riguarda la richiesta di e-book (la risorsa più richiesta dagli utenti delle biblioteche digitali) si passa dai 188.537 prestiti annui del 2019 ai 340.140 del 2024, con un incremento del 96,3%. Simile l’aumento delle consultazioni di titoli dell’edicola digitale da parte degli utenti delle biblioteche pubbliche dell’Emilia-Romagna: si va dalle 1.487.766 consultazioni del 2019 alle 2.820.402 del 2024 (con un incremento complessivo dell’89,61%).

Interessante è anche il dato sul numero complessivo di quotidiani e periodici consultati: 3.996 titoli, un numero che, assieme al dato delle consultazioni, mostra l’assoluta unicità del servizio digitale rispetto all’offerta di testate possibile nelle biblioteche su supporto cartaceo.

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Il totale degli utenti attivi nel 2024 nelle biblioteche civiche dell’Emilia-Romagna si aggira intorno ai 369.000, di cui oltre il 15% è costituito da utenti del servizio di biblioteca digitale (che aumentano fino al 20% se si sommano gli utenti delle biblioteche scolastiche). Anche in questo caso la crescita degli utenti nel quadriennio 2020-2024 segue la dinamica già vista per ebook e edicola digitale e registra un + 108,46 % rispetto al periodo pre-pandemico.

“I numeri sul digitale nelle biblioteche civiche e scolastiche dell’Emilia-Romagna sono fra i migliori del panorama nazionale- commenta Mauro Felicori, assessore alla Cultura e Paesaggio- ma non possiamo accontentarci, perché le biblioteche digitali sono la principale speranza che abbiamo di far crescere la lettura in Italia, dove un cittadino su due non legge nemmeno un libro all’anno, le diseguaglianze sociali sono profonde e potrebbero addirittura peggiorare per la modesta accoglienza che offriamo all’immigrazione. E’ indubbio, di contro, che i margini di crescita del servizio digitale sono ancora molto alti. Numeri alti, dunque, fra i migliori del paese, ma sempre pochi rispetto alle necessità. Per questo è necessaria la collaborazione delle istituzioni, degli insegnanti e dei bibliotecari nel promuovere il servizio, garantendone la piena visibilità, anche attraverso campagne di informazione periodiche, e organizzando corsi di aggiornamento sulle tecnologie e sui contenuti. Le biblioteche non devono sentire l’offerta digitale come concorrente, ma come aggiuntiva e integrativa rispetto al sistema della pubblica lettura. Capisco bene l’amore per il libro di carta, magari ben rilegato, magari fresco di stampa, il piacere fino al feticismo di toccarlo, aprirne le pagine, studiarne l’indice. Ma è la lettura lo scopo delle politiche culturali, non il libro in sé. Capisco bene l’importanza comunitario dello spazio-biblioteca, il rapporto diretto con l’utente, il consiglio azzeccato, ma insegnare a navigare nella rete non è meno gratificante; valorizza la professionalità del bibliotecario, o dell’archivista, non la svilisce. Quello che può offrire il sistema della pubblica lettura lo sappiamo, lo vediamo già; se vogliamo davvero che la gente legga di più, se questo è davvero il nostro scopo, allora non possiamo stare fermi, difenderci dal digitale; all’opposto, dobbiamo farlo nostro. Il prossimo passo, cui stiamo già lavorando, è di estendere readER agli ITS e ai corsi di formazione professionale gestiti dalla Regione”.

Da notare è che le biblioteche digitali crescono dove i servizi tradizionali sono forti. Questo testimonia che la crescita digitale non si realizza a scapito degli altri servizi offerti dalle biblioteche attraverso le proprie sedi ma, al contrario, è il segno di un potenziamento della capacità delle biblioteche di rispondere a una domanda degli utenti.

 

readEr, la biblioteca digitale per le scuole dell’Emilia-Romagna

Ai numeri delle biblioteche civiche si sommano quelli delle biblioteche scolastiche. Il progetto readER, finanziato anch’esso dalla Regione Emilia-Romagna, nato nel 2021 con l’obiettivo di estendere e potenziare i servizi di biblioteca digitale già attivi presso le biblioteche comunali, sta registrando un successo straordinario.

readER è una piattaforma di biblioteca digitale che consente a studenti, insegnanti e operatori scolastici delle scuole dell’Emilia-Romagna di accedere gratuitamente ai contenuti loro dedicati.

La piattaforma consente l ’accesso alla consultazione e al prestito di un catalogo di quasi 100.000 ebook (costantemente aggiornato con le novità editoriali), 4.000 audiolibri, 7.700 quotidiani e periodici provenienti da tutto il mondo e 5.000.000 di Open Educational Resources (OER).
A oggi il progetto ha raggiunto ha raggiunto 534 scuole (361 IC e 173 scuole secondarie di II grado). Grazie a questa iniziativa, l’Emilia-Romagna è l’unica regione in cui il servizio di biblioteca digitale copre l’80% delle istituzioni scolastiche.  Oltre 50.000 studenti che hanno avuto accesso alla piattaforma, generando oltre 290.000 prestiti/consultazioni su 34.079 titoli diversi tra i vari media.
La variazione percentuale nell’uso dei contenuti digitali tra il periodo precedente all’attivazione del progetto readER e l’ultimo anno scolastico 2023/24 è di +296,4%, con dati particolarmente rilevanti rispetto all’incremento di prestiti di ebook (+597,69%) e audiolibri (+636,79%).
Grazie al progetto readER (2021-2024), l’Emilia-Romagna si caratterizza per un volume del tutto unico di prestiti nel panorama italiano.

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Red

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