Il Capo di Stato Maggiore della Difesa in Niger


(Niamey) Niger 22 feb 2025

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa in Niger






















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Il 20 e 21 febbraio il Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha effettuato una visita in Niger per svolgere incontri istituzionali e portare il saluto della Difesa al personale militare italiano impegnato nella Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (MISIN).

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All’arrivo all’aeroporto di Niamey, il Generale è stato accolto dall’Incaricato di Affari, dottor Roberto Orlando, dal Comandante della MISIN, Generale di Brigata Giovanni Quartuccio, e dall’Addetto per la Difesa italiano, Colonnello Vincenzo Addonisio.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha incontrato il personale della Missione di cooperazione bilaterale per l’addestramento e il capacity building MISIN, presente in Niger sin dal 2018.

Rivolgendosi ai soldati italiani, il Generale ha portato il saluto del Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto e ha espresso la personale soddisfazione per i risultati ottenuti nel contribuire a supportare il governo locale nella stabilizzazione dell’area, nel rafforzamento delle capacità nigerine di controllo del territorio e di contrasto del fenomeno dei traffici illegali e delle minacce alla sicurezza.

L’Italia è in posizione di interlocutore privilegiato con il Governo di Niamey, essendo ad oggi l’unico Paese occidentale ancora presente e gradito, anche e soprattutto grazie al proficuo lavoro svolto dalla Difesa.

Le attività di MISIN sono di fondamentale importanza – ha aggiunto il Generale Portolano – in quanto la formazione e l’addestramento, la consulenza, l’assistenza, il supporto e mentoring a favore delle Forze di sicurezza e delle istituzioni governative nigerine contribuiscono ad aumentare le capacità e l’autonomia del Paese nella sorveglianza delle frontiere, nel controllo del territorio e nel contrasto ai fenomeni illeciti.

Inoltre, attraverso le attività di Cooperazione Civile-Militare, il contingente fornisce aiuti tangibili alla popolazione locale attraverso progetti di sviluppo a impatto benefico immediato (51 dal 2018) come, ad esempio, donazioni di materiale sanitario e scolastico. Infine, sono in corso di realizzazione progetti per equipaggiare le unità locali addestrate, come, ad esempio, barchini per il controllo dei movimenti lungo il fiume Niger ed elicotteri AB412 per il controllo del territorio.

La visita ha consentito anche il sopralluogo al cantiere del Centro di Medicina Aeronautica del Niger (Centre de Compétence Médicale Aeronautique du Niger – CEMEDAN), in corso di costruzione a cura di una unità del 6° Reggimento Genio dell’Esercito Italiano.

Il CEMEDAN rientra tra gli obiettivi locali di sanità pubblica, dovrebbe essere completato entro l’anno e, grazie ai sistemi diagnostici e gli strumenti elettro-medicali di cui sarà dotato, consentirà di certificare l’idoneità al volo del personale navigante (civile e militare) e rappresenterà un unicum di eccellenza nel suo genere per tutta l’area del Sahel.

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Successivamente il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha visitato il Reparto di Volo delle Forze Armate Nigerine (FAN) che sta svolgendo attività addestrativa con gli elicotteri AB412 donati dall’Italia, grazie al supporto di istruttori del nostro Paese.

Nel corso della visita, il Generale Portolano ha incontrato l’omologo nigerino, Generale Moussa Salaou Barmou e, a seguire, il Ministro della Difesa, Generale Salifou Mody.

Con la prima autorità sono stati affrontati temi relativi alla sicurezza regionale ed al ruolo delle FAN nel contrasto alle minacce più insidiose: il terrorismo transnazionale, i tentativi di destabilizzazione, il banditismo e la criminalità organizzata, le migrazioni illegali verso nord, in particolare dall’area di Agadez.

Con il Ministro Mody è stato affrontato il tema della cooperazione bilaterale tra Italia e Niger – soprattutto sul piano militare, come ha sottolineato l’Autorità nigerina – finalizzata alla comune necessità di disciplinare i flussi migratori transfrontalieri, assicurare la stabilità, contribuire alla difesa di tutta l’area saheliana e sostenere la pace con un approccio congiunto e pragmatico.

Il Ministro ha confermato come il Niger veda nell’Italia un partner affidabile con cui proseguire il dialogo bilaterale e strategico, nell’ottica del rafforzamento di selezionate e tangibili capacità locali, che potranno contribuire al mantenimento della stabilità del Paese e del Quadrante saheliano.

Italia e Niger sono Paesi che di fatto rappresentano un continuum nelle rotte migratorie e nei traffici criminali che affliggono la regione mediterranea: è importante quindi, ha sottolineato il Generale Portolano, assicurare una condivisione della conoscenza e puntare sulla costruzione di capacità operative autonome delle FAN.

A dimostrazione della valenza strategica attribuita al Paese africano, nel dicembre 2024 si è svolta a Roma la 4^ edizione dei Bilateral Staff Talks Italia-Niger, conclusa con la firma del Piano di Cooperazione 2025, che prevede lo svolgimento di 11 attività addestrative congiunte.

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