Di Mario Vacca Merano, 23 febbraio 2025 – Nel cuore della splendida Merano, tra le dolci colline altoatesine, sorge una realtà vinicola che affonda le sue radici in decenni di passione e dedizione: Cantine Sittnerhof.
Tutto nasce da un antico maso e da un buon passaggio generazionale a seguito del quale Hansjörg Brunner ricava – poco distante – l’hotel Sittnerhof, appena sotto la famosa passeggiata Tappeiner che attraversa anche il vigneto di proprietà della famiglia dove viene coltivata la famosa uva di Merano, oltre al Cabernet Sauvignon, al Lagrein, al Merlot, al Pinot grigio, al Pinot bianco, al Traminer aromatico ed allo chardonnay. La dipartita di Hansjörg non gli ha permesso di vedere ultimati i lavori della cantina ma ha avuto il tempo di trasmettere tutta la dedizione e l’amore per la vita al nipote Filippo Ferragina che oggi conduce vigneto e cantina dopo un incessante periodo di formazione.
Un legame indissolubile con la terra e la passione per l’automobilismo
Filippo Ferragina è cresciuto immerso nella tradizione vinicola dell’Alto Adige, con un forte legame verso il nonno Hansjörg, che gli ha trasmesso l’amore per la terra, la passione per la qualità dei suoi frutti e anche quella per l’automobilismo. Infatti, proprio come il nonno, Filippo ha continuato a coltivare l’interesse per le corse ed i motori, un’altra passione che ha sempre accompagnato la famiglia Brunner. Questo mix di tradizione vinicola ed adrenalina delle corse è una delle caratteristiche distintive di Filippo, che non manca mai di esprimere il suo entusiasmo per entrambi i mondi.
Formazione e innovazione
Consapevole delle sfide della viticoltura, Filippo ha deciso di perfezionarsi attraverso uno studio approfondito. Dopo aver frequentato la scuola professionale per l’agricoltura, ha dedicato tre anni al perfezionamento delle sue competenze, acquisendo una preparazione tecnica che gli consente oggi di conciliare la tradizione familiare con l’innovazione. La sua visione non si limita alla sola produzione di vino, ma guarda anche alla sostenibilità e all’adattamento ai cambiamenti climatici, senza mai perdere di vista l’autenticità del territorio meranese.
La sinergia familiare e l’hotel
Un altro aspetto fondamentale della storia di Cantine Sittnerhof è la sinergia familiare che la caratterizza. I vini prodotti da Filippo vengono venduti prevalentemente all’interno del bellissimo hotel gestito dalla mamma e dalla zia. Questo luogo accogliente e raffinato non solo rappresenta un punto di riferimento per l’ospitalità, ma è anche il palcoscenico ideale per far conoscere i pregiati vini della cantina. La gestione familiare dell’hotel e della cantina è una combinazione che permette ai visitatori di vivere un’esperienza completa, tra buona cucina, accoglienza e il piacere di degustare vini che raccontano il territorio e la passione della famiglia Brunner.
Il futuro della Cantina
Filippo Ferragina, pur avendo intrapreso una strada che sembra quasi scritta dal destino, non smette di guardare avanti con idee fresche e progetti ambiziosi. Non solo l’azienda continua a produrre eccellenti vini che rappresentano la tipicità del territorio, ma Filippo sta puntando anche all’espansione dei mercati, cercando di far conoscere i prodotti di Sittnerhof ad un pubblico sempre più vasto. Per far ciò la sua idea è acquisire gradualmente altri terreni.
La collina è ripida, il lavoro è duro e la manodopera è impegnativa, ma l’orgoglio e la soddisfazione dopo un raccolto di successo sono ancora maggiori.
La cantina oggi offre una selezione di vini che raccontano il territorio, 9 etichette da 8 varietà, tutti contraddistinti da una qualità elevata e un’attenzione costante alla sostenibilità ambientale, circa 6000 bottiglie l’anno da uve coltivate in circa un ettaro e mezzo di terra. “Cerco di avere per ogni occasione un vino diverso” riferisce Filippo che di anno in anno sperimenta varie soluzioni per affinare i suoi vini.
Un’eredità che continua
La figura di Hansjörg Brunner rimane insostituibile nella memoria di Filippo, che lo ricorda come un mentore e una guida preziosa. Ma grazie al suo impegno e alla sua passione, Filippo sta rendendo il suo percorso unico, portando avanti l’eredità di una famiglia che ha sempre messo al primo posto la qualità del lavoro e il rispetto per il territorio e non manca di coltivare anche il dubbio sul suo operato, cercando il confronto ed il consiglio con amici e colleghi e parla anche del bellissimo rapporto con Georg Weger.
Cantine Sittnerhof, oggi più che mai, è un punto di riferimento per chi cerca vini autentici, frutto di una terra che Filippo e la sua famiglia continuano a rispettare e amare ogni giorno.
(*) La Bussola d’Impresa – Mario Vacca
“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di “start-up”, M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell’innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”
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