Aveva accettato la richiesta di un conoscente ad accompagnarlo in auto nei pressi della stazione ferroviaria di Igea e, alla fine, si era ritrovato immischiato in un sequestro di persona. Una vicenda che ha del surreale quella capitata a un italiano 57enne, difeso dall’avvocato Cinzia Bonfantini, finito a processo insieme a un romeno 36enne entrambi accusati di aver rapito l’ex fidanzata di questultimo e aggredito il nuoco compagno di lei. Tutto è avvenuto ai primi di luglio del 2022 quando lo straniero, secondo le accuse, aveva attirato l’ex con una scusa in una strada poco frequentata. La donna, una 44enne, si era presentata all’appuntamento con il nuovo compagno facendo scattare l’ira del 36enne che, armato di coltello, li aveva minacciati con un coltello per poi costringere lei a salire in macchina dove, oltre all’italiano 57enne che guidava, c’era un altro straniero poi sparito e risultato irreperibile.
Abbandonato il nuovo fidanzato della donna sul posto, il quartetto aveva lasciato il riminese per fuggire in un residence in provincia di Siena dove l’autista aveva lasciato i tre stranieri per tornare a casa. Dopo due giorni nella struttura ricettiva, il 18 luglio erano intervenute le forze dell’ordine che avevano liberato la 44enne facendo così partire l’indagine con l’accusa di sequestro di persona. Mentre uno degli stranieri è rimasto sempre irreperibile, il 57enne e il 36enne sono finiti a processo e, durante il dibattimento con rito abbreviato, è comunque emerso che la donna non era tenuta segregata. Allo stesso tempo l’avvocato Bonfantini ha evidenziato come il suo assistito fosse del tutto estraneo al progetto di rapire la donna e di essersi prestato ad accompagnare in auto il conoscente romeno dietro un compenso.
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Al termine dell’udienza il pubblico ministero di udienza Davide Ercolani ha chiesto severe condanne per i due: 6 anni e 4 mesi per il romeno e 3 anni e 3 mesi per l’italiano. Il gip, tuttavia, ha riconosciuto le attenuanti nei confronti del 36enne condannandolo a 1 anno e 9 mesi mentre, accogliendo la tesi dell’avvocato Bonfantini, ha assolto il 57enne.
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