Carnevale Medievale Sancascianese: i capicontrada svelano i temi delle sfilate dell’edizione 2025


SAN CASCIANO – La comunità sancascianese torna a raccontarsi. E ad offrire la propria versione del tempo che fu con il teatro di strada ispirato alle origini medievali del castello di San Casciano.

Versioni proposte dalle antiche contrade Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre, legate dall’amore per il proprio paese e l’impegno nel volontariato culturale.

Il Carnevale Medievale Sancascianese si muove e ondeggia tra i castelli, i monasteri, i borghi, le campagne, le vicende storiche realmente accadute e quelle scaturite da favolose invenzioni e voci affabulatrici, dipana le trame di uomini e donne, le vite di santi, ambasciatori, nobili, mercanti, contadini.

Che con le loro gesta impressero una traccia indelebile, una testimonianza epica nel grande libro dei secoli IX-XIV.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

E’ una rievocazione bizzarra e plurale, un unicum sul territorio nazionale, che fruga nel millenario Medioevo, indossa tuniche e feluche. E inizia a viaggiare, nei secoli, per affabulare con l’arte della narrazione teatrale.

“La manifestazione, cresciuta negli anni fino a diventare un tratto identitario del nostro patrimonio culturale, è frutto di un lavoro incredibilmente corale, un impegno e uno sforzo collettivo” commenta il sindaco Roberto Ciappi.

“Non mi stancherò mai di sottolineare la forza straordinaria dei gruppi delle contrade – tiene a specificare – che dopo tanti anni continuano a cercare e trovare nel loro bagaglio di creatività artistica e artigianale, quell’energia che li spinge a fare sempre meglio, a scrivere e allestire testi teatrali, a realizzare interpretazioni di impatto emozionale ispirate ai temi del Medioevo”.

I PROTAGONISTI

Ottocento volontari e volontarie, impegnati nella realizzazione della kermesse più spettacolare dell’anno, si preparano ad offrire uno show senza precedenti che grida al cambiamento e inneggia alla libertà.

Una macchina del tempo, intessuta di visioni oniriche e richiami alla realtà, che non teme il vuoto, le distanze temporali, il confronto con i ritmi convulsi dell’era digitale.

Il Carnevale Medievale Sanciascianese prende un lungo respiro e incanta, diverte, intrattiene, porta testa e cuore in una dimensione lontana, animata da musiche, scene, costumi, testi inediti realizzati dai cittadini e dalle cittadine, tutto rigorosamente in forma artigianale.

A suon di tamburi e colpi di battute in rima il Carnevale Medievale rivela e diffonde messaggi di pace, esprime il desiderio di unità, afferma il valore ineludibile dei diritti umani, la volontà di costruire pensieri plurali e verità condivise.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

La parola “insieme”, ribadita con una rinnovata carica vitale, è il claim che le cinque contrade sancascianesi, faranno propria e insceneranno per le vie del centro storico del comune chiantigiano.

LA SPETTACOLARE PARATA E IL PALCOSCENICO TEATRALE

Grandi emozioni, in bilico tra passato e presente, incorniceranno il tradizionale appuntamento che si terrà l’ultima domenica di marzo, il 30 precisamente, dalla mattina alla sera.

Il Carnevale Medievale Sancascianese 2025, promosso e organizzato dall’Associazione delle Contrade Sancascianesi, presieduta da Ilena Cappelli, in collaborazione con il Comune di San Casciano in Val di Pesa, il sostegno di ChiantiBanca, il contributo di Rotary San Casciano Chianti, RicciBus e la Pro Loco San Casciano.

Narrazioni, gestualità, invenzioni teatrali e drammaturgiche sono pronte a sfilare insieme a coloro che le hanno ideate e che le interpreteranno nell’ambito della tredicesima edizione della manifestazione che si appella alla magia del Medioevo per rappresentare ancora una volta il mondo alla rovescia, vestito di antico, alleato e interprete del presente.

Come tradizione vuole, sono gli stessi capicontrada ad accennare alle storie in costruzione che immergeranno nei secoli tutt’altro che bui del Medioevo.

“L’iniziativa – spiega la presidente dell’associazione delle Contrade Sancascianesi Ilena Cappelli – si aprirà con una ricca sfilata dei carri ed entrerà nel vivo con la rappresentazione delle cinque mini pièces allestite dalle contrade al cospetto di una giuria di esperti costituita da storici, docenti, artisti, giornalisti, personaggi del mondo dello spettacolo e del teatro che proclamerà la migliore messa in scena ispirata nei contenuti e nell’originalità all’Età di mezzo”.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

I TEMI ANTICIPATI DAI CAPICONTRADA

Il Cavallo, fedele al proprio “stile” che l’anno scorso ha premiato la contrada bianconera con la vittoria e la conquista della chiave del “castello”, sfodera la carta di un percorso spirituale senza tempo.

“La nostra storia – dichiara il capocontrada Andrea Paliotto – è intrisa di atmosfere simboliche e riferimenti a luoghi e personaggi di origine toscana”.

Il Gallo punta sull’incontro culturale, quanto mai agognato in questo momento storico, tra Occidente e Oriente.

“Mettiamo in scena la metafora di un desiderio universale – commenta la capocontrada Larissa Frosali – quello di attraversare orizzonti e confini, una traccia identitaria che da sempre accompagna l’indole esploratrice dell’uomo alla ricerca di terre, tradizioni, popoli lontani da conoscere, emulare in uno spirito di apertura e scoperta egualitaria dell’altro”.

Il Giglio si affida al fascino di un mistero fiorentino:  “Abbiamo scelto di rivisitare una leggenda – rivela la capocontrada Elisa Ferruzzi – modificandola, ma senza snaturarla del tutto, mettendo in primo piano la capacità dell’uomo di cogliere le occasioni e di affidarsi alla speranza per uscire dai momenti più bui”.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Il Leone si propone di rievocare la nascita del carnem levare: “Ricostruiremo in forma allegorica – anticipa il capocontrada Alessio Batistini – le origini della leggenda veneziana che è arrivata fino ai giorni nostri per raccontare il cuore dei festeggiamenti più divertenti della Laguna rendendola celebre in tutto il mondo”.

Infine la Torre, sensibile per sua inclinazione, a trattare ed approfondire in chiave simbolica i grandi temi della contemporaneità.

“Il nostro lavoro – fa sapere il capocontrada Andrea Castrucci – mira quest’anno ad aprire una finestra su una parabola della letteratura boccaccesca, intendiamo esprimere l’urgente bisogno che il mondo oggi avverte di armonia, dialogo, tolleranza, solidarietà”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Source link