Gaffe della Lega: il libro sulla Costituzione è «propaganda gender»


Come si può scambiare un libro intitolato La più bella del mondo. La Costituzione raccontata a ragazze e ragazzi con un libro sulla teoria gender? L’impresa è riuscita alla Lega che nel giro di poche ore ha sollevato il caso, l’ha portato alla Camera e l’ha fatto arrivare al ministro dell’Istruzione Valditara che, con particolare solerzia, ha inviato gli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia per «una verifica sulla correttezza della diffusione del testo in una scuola di Buccinasco».

I fatti: il comune di Buccinasco da una decina d’anni acquista alcuni libri indicati dal collegio docenti e genitori delle scuole elementari del paese e organizza un momento di consegna dei testi nelle scuole alla presenza del sindaco. Tra i libri di quest’anno c’è anche La più bella del mondo, scritto da Walter Veltroni per raccontare ai bambini la Costituzione, come recita inequivocabilmente anche il sottotitolo. Un consigliere comunale leghista di Buccinasco, Manuel Imberti, ha sollevato il caso al suo collega di partito e deputato Rossano Sasso, che ha rilanciato la polemica, ripresa subito dal segretario e vicepremier Salvini, tradotta in ispezioni presso la scuola dal ministero dell’Istruzione.

Tra gli elementi del libro che hanno fatto infuriare i leghisti c’è la storia di un bimbo che indossa un paio di scarpe con i tacchi. Quel bambino si chiama Pio, Pio La Torre, ucciso nel 1982 dalla mafia. La sua era una famiglia povera e da bambino, come raccontato nella sua biografia, aveva indossato anche le scarpe della zia. Non una storia di bimbo transgender, quindi, ma una storia di povertà e riscatto di una delle figure più limpide della storia italiana. «Si parla di bimbi partigiani, bimbi giunti in Italia sui barconi e bimbi che indossano i tacchi» aveva tuonato nella sua vibrante denuncia il deputato leghista. E poi Salvini: «Gravissimo che un primo cittadino entri nelle scuole per regalare a ragazzi di 10 anni dei libri orientati politicamente che trattano, tra l’altro, temi che non dovrebbero entrare nelle aule scolastiche».

«Ci sarebbe da ridere se non fosse una cosa così grave – dice al manifesto il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti -. Da 10 anni facciamo questo progetto con le scuole patrocinando diversi libri regalati agli studenti. Ci limitiamo, con estremo rispetto dell’autonomia scolastica, a comprare e consegnare i libri scelti da docenti e genitori».
Continua Pruiti: «Chi ha sollevato questa polemica o non ha letto il libro oppure manifesta una palese ignoranza». Il testo è costruito a storie con protagonisti bambini e uno di questi è appunto Pio La Torre, scambiato per un transgender. «Veltroni racconta di questa famiglia povera, dove le scarpe non si cambiavano spesso e per questo motivo Pio indossa le scarpe con i tacchi della zia».

Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno seguito la Lega nell’incredibile polemica. Nell’invettiva, il sindaco Pruiti viene chiamato in causa perché ha consegnato nella scuola i testi. Pruiti è un sindaco simbolo dell’antimafia lombarda, più volte minacciato dalle cosche, sindaco del comune tristemente soprannominato «la Platì del nord». «Ho ricevuto minacce di morte anche non più tardi di 5 giorni fa, ma non si è fatto sentire nessuno e in tutti questi anni dalla destra non è mai arrivata una parola di solidarietà per le minacce che ho subito» racconta Pruiti.

Il sindaco esprime la massima solidarietà dell’amministrazione comunale verso la preside e i docenti della scuola: «Siamo vicini alla comunità scolastica e ci saremo se sarà necessario anche in futuro». È intervenuto anche il capogruppo del Pd regionale, e membro della segreteria nazionale, Pierfrancesco Majorino: «Dovrebbero chiedere scusa, l’indignazione leghista riesce in un doppio capolavoro. Da una parte alimenta l’intolleranza verso chiunque non sia eterosessuale, dall’altra promuove un inutile e vergognoso attacco contro un sindaco oggetto di pesanti minacce mafiose». Ieri sera l’Ufficio scolastico regionale ha precisato: «Il libro è stato distribuito all’istituto Montalcini senza il preventivo assenso dei genitori delle classi coinvolte». Sull’incredibile gaffe nessun commento.

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