Grandi entra in Fdi e invita la Lega in coalizione


Il consigliere comunale lascia la lista civica Viva Ravenna, che sarà nella sua coalizione, e prende il titolo di “candidato politico” per soddisfare le condizioni richieste da Fi. «Sono convinto ci siano possibilità di un accordo con i partiti che appoggiano Ancisi». I primi temi del programma: «Sicurezza, servizi pubblici migliori, attenzione all’economia anche non turistica»

«La città di Ravenna ha bisogno di più sicurezza perché non è solo una percezione dei cittadini, ha bisogno di servizi pubblici migliori e non più economici, ha bisogno di attenzione a tutta l’economia e non solo al turismo». Sono le prime parole di Nicola Grandi nelle vesti di candidato sindaco per Fratelli d’Italia. Solo una sintetica anticipazione, per ora: il programma dettagliato della proposta politica verrà annunciato entro i primi giorni di marzo (si voterà tra maggio e giugno).

Intanto il 55enne agente di assicurazioni e promotore finanziario lascia la lista civica Viva Ravenna, di cui era capogruppo, e prende la tessera di Fdi portando così a cinque i rappresentanti del partito di Giorgia Meloni in consiglio comunale a Ravenna per gli ultimi mesi verso il voto.

La carriera politica di Grandi, in ambito locale, è cominciata circa vent’anni fa tra le fila di Lista per Ravenna con Alvaro Ancisi, prima come consigliere territoriale e poi come consigliere comunale. Nel 2020 l’uscita da Lpr per dare vita a un progetto politico nuovo chiamato Ora. Nel 2021 la creazione di Viva Ravenna che presentò Filippo Donati come candidato sindaco, con l’appoggio di Lega e Fdi.

12«Il mio ingresso in Fratelli d’Italia è l’arrivo di un percorso iniziato dieci anni fa. Il passo più recente è stato collaborare con Alberto Ferrero (segretario provinciale di Fdi, ndr) per la sua elezione al consiglio regionale dell’Emilia-Romagna».

L’ingresso in Fdi, per quanto recente, dovrebbe essere la formalità che mancava per convincere Forza Italia a partecipare alla coalizione: la condizione posta dagli azzurri era quello di avere un candidato politico e non civico. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali di Forza Italia.

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Oltre al grande favorito Alessandro Barattoni con il centrosinistra, Grandi dovrà vedersela con Ancisi che per tanti anni è stato il suo mentore: «Sarà stimolante, direi proprio frizzante. Ma mi auguro che chi sostiene Ancisi sia ancora disponibile a unirsi a noi per un progetto comune. Credo ci siano ancora le possibilità di fare un percorso unico. Noi ci proveremo».

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Mano tesa quindi al trittico di forze che al momento sostengono il decano dell’opposizione: Lega, Lista per Ravenna e Popolo della Famiglia. «Dovete chiedere a loro perché hanno deciso di spaccare il centrodestra con una candidatura diversa dalla nostra – commenta Alberto Ferrero –. Da luglio 2024 siamo tutti al lavoro per arrivare a una sintesi comune, ma qualcuno ha scelto di fare da solo».

5La lista civica Viva Ravenna sosterrà Grandi. Il timone sarà nelle mani di Filippo Donati, albergatore e consigliere comunale uscente dopo la candidatura a sindaco: «Della prima esperienza in consiglio comunale ho trovato molto deludente la chiusura della maggioranza verso tutto quello che arrivava dalla minoranza. Stiamo preparando i candidati per la lista e faremo un po’ “i discoli”, mettendo in mostra le mancanze di questa amministrazione».

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Nei giorni che precedono l’arrivo del rigassificatore nelle acque antistanti Punta Marina, con tanto di manifestazione promossa da alcune associazioni e partiti di centrosinistra, il tema non può mancare tra le domande dei cronisti al candidato Grandi: «Dire che non siamo più in piena emergenza energetica e quindi dovremmo rinunciare al rigassificatore è strumentale, se chiedete alle imprese vi diranno quanto ancora sono alti i costi delle bollette. È chiaro che l’obiettivo deve essere incentivare le rinnovabili ma fino a quando non avremo uno scenario soddisfacente, dobbiamo fare i conti con le alternative. Forse può avere senso ragionare sulla durata della permanenza del rigassificatore, che oggi è fissata in 25 anni, e sulle compensazioni di cui avrà diritto la cittadinanza e il territorio ravennati, ben sapendo che non saranno possibili sconti in bolletta perché la legge non lo consente».

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