Grosseto, tre incontri tra scienza e natura per scoprire l’Ombrone


Al via il primo marzo “La trilogia del fiume”, un ciclo di tre incontri gratuiti organizzati dal Parco della Maremma e dal Museo di storia naturale della Maremma, per conoscere il fiume Ombrone, la sua biodiversità e l’importanza della sua tutela. Il percorso si svolge in tre tappe: sabato 1 marzo, sabato 15 marzo e sabato 29 marzo; ogni appuntamento prevede una sessione introduttiva con esperti del settore e un’attività guidata sul campo per osservare direttamente l’ecosistema fluviale e le sue peculiarità.

“L’Ombrone rappresenta per molte persone – spiega Simone Rusci, presidente del Parco della Maremma – ancora un’oscura minaccia alle porte di casa, memoria e retaggio della tragica alluvione del 1966, mentre per altri è un semplice elemento del sistema di scorrimento delle acque, da tenere pulito ed efficiente. Eppure il fiume e la vegetazione che lo circonda sono molto di più: costituiscono un habitat importantissimo per molte specie di pesci, di uccelli, di insetti e di mammiferi, ed un corridoio ecologico tra zone molto diverse, tra gli ambiti montani e quelli di pianura e costieri. Nella storia della Maremma l’Ombrone, con le sue piene limacciose, è il principale fattore generativo del territorio che conosciamo oggi. La trilogia prova a raccontare i tanti ruoli del fiume, soprattutto quelli meno noti e meno visibili, dimostrando la sua importanza ecologica e le sue potenzialità per la città di Grosseto”.

“Sempre più persone nel mondo abitano in centri urbani, perdendo gradualmente il contatto diretto e personale con l’ambiente naturale – dice Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale della Maremma – che ha caratterizzato la nostra specie sin da quando ha mosso suoi i primi passi su questo pianeta. Conoscere più a fondo il fiume che lambisce la nostra città, che ha contribuito con i suoi sedimenti a costruire la pianura che ci circonda e apprezzare la delicatezza e importanza dei suoi ecosistemi è un passo importante nella direzione di un recupero del nostro rapporto con la natura e, quindi, delle ragioni per proteggerla. Il connubio tra un Parco, ente preposto alla tutela e conservazione del territorio, e un museo, dedito alla sua interpretazione e conoscenza, può aiutarci dunque a capire – questo è il nostro intento – che l’Ombrone (come la natura tutta) non è un luogo da temere o sfruttare, bensì un elemento prezioso del nostro paesaggio, da tutelare anche per il nostro benessere e per le generazioni future”.

Si partirà, dunque, sabato primo marzo con “I pesci che abitano il nostro fiume”, evento in collaborazione con l’Associazione Alcedo Aps, alle ore 9 nella sala multimediale del Parco della Maremma. Alle 11 spazio al laboratorio sul campo al ponte ciclopedonale, dove saranno presentati i monitoraggi sulla fauna ittica del fiume Ombrone, effettuati nell’ambito del progetto Pnrr -Maremma Natura. Si parlerà anche delle dinamiche stagionali e dei cicli delle specie ittiche, evidenziando la loro importanza ecologica e le strategie di tutela.

Sabato 15 marzo, invece, incontro “La qualità delle acque” con Luisa Galgani, dell’Università di Siena progetto CS4Rivers. La mattinata si aprirà alle ore 9 nella sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma e proseguirà alle 11 con l’attività sul campo lungo il fiume Ombrone alle porte della città. Sarà un approfondimento sui parametri di qualità delle acque fluviali, sul loro impatto sugli ecosistemi e sulla biodiversità dell’Ombrone.

 

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Sabato 29 marzo, infine, appuntamento con “La vegetazione riparia”, sempre alle 9 nella sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma, con Marco Cossu, Network nazionale della biodiversità. Alle 11, invece, attività sul campo lungo il fiume Ombrone alle porte della città per un incontro dedicato alla vegetazione riparia, elemento chiave per la stabilità degli ecosistemi fluviali. Verranno analizzati il ruolo ecologico della vegetazione, la sua funzione di filtro naturale e le sfide della sua gestione in un contesto di cambiamento ambientale.

 

Sabato 15 e sabato 29 marzo, alle ore 11, sarà possibile anche vivere un’esperienza di soft rafting sul fiume Ombrone, a cura dell’associazione Terramare, adatta anche ai principianti e a tutti quelli che vogliono scoprire l’emozione di scendere un fiume in completa sicurezza. L’attività avrà un costo di 15 euro con prenotazione obbligatoria.

Per partecipare agli incontri o prenotare l’attività di rafting è necessario scrivere a booking@parco-maremma.it, oppure chiamare il numero 0564.393238. Tutte le informazioni sugli eventi sono disponibili sul sito www-parco-maremma.it. 



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