infrastrutture
Beduschi dopo l’avvio della gara per la concessione dell’autostrada: «Appuntamento il 7 febbraio per lavorare in armonia». E l’assessore guarda oltre l’asse sud e il porto di Valdaro. Ma Carra (Pd) replica: «Regione assente»
L’avvio della procedura di gara per il rinnovo della concessione per l’autostrada del Brennero, con i 180 milioni di euro previsti per il territorio mantovano, suscita commenti positivi da parte della forze politiche di maggioranza e opposizione in Regione. Anche se poi tra centro destra e centro sinistra non mancano accuse e attacchi reciproci. L’assessore regionale all’agricoltura di Fratelli d’Italia, il mantovano Alessandro Beduschi, parla del «rinnovo della concessione per la A22» come di un «risultato significativo, frutto di un lavoro corale che ha coinvolto istituzioni locali e regionali negli anni. Questo progetto – ricorda – già avviato nei mandati di Pastacci, Morselli e Bottani, ha trovato una sintesi grazie al coordinamento efficace nel tempo. Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a definire le priorità territoriali, con un approccio che mette al centro le necessità dei cittadini e delle imprese».
La tangenziale sud
Beduschi ricorda che «l’opera principale collegata a questa concessione», la tangenziale sud di Mantova, «risponde ad un’esigenza storica e strategica». E spiega: «Completare il sistema viabilistico è fondamentale per alleviare il traffico pesante che grava sulle arterie principali, come la strada Romana e via Brennero, per restituire a Mantova una viabilità adeguata alla sua dignità di capoluogo. La tangenziale – precisa – è un’opera necessaria per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per il funzionamento del sistema logistico». La Regione, prosegue l’assessore, «crede fortemente nel rilancio del sistema Mantova, anche attraverso interventi strategici come il porto di Valdaro. Con l’imminente riconoscimento della Zona logistica semplificata, questo diventerà un nodo chiave per il commercio internazionale, connettendo via ferro, gomma e acqua le nostre imprese ai porti del nord Adriatico e del Mediterraneo». Beduschi aggiunge che «l’accordo quadro di sviluppo territoriale è stato ideato proprio per garantire il coordinamento e l’ottimizzazione degli interventi sul territorio».
Vertice tra assessori
Per questo «il 7 febbraio convocheremo all’Utr di Mantova un vertice con gli assessori regionali Guidesi e Terzi, i sindaci e gli assessori mantovani per definire ulteriormente le azioni prioritarie, perché riteniamo essenziale collaborare in maniera strutturata e senza campanilismi, mettendo al centro le esigenze del territorio». L’assessore tiene a sottolineare che la Regione «non è stata spettatrice, ma protagonista attiva, investendo negli ultimi anni risorse significative su opere strategiche come il ponte di San Benedetto Po e la tangenziale di Goito. L’impegno continua con la Zls, che sarà il booster decisivo per trasformare Valdaro in un’infrastruttura cardine per Mantova e per l’intera regione».
La frecciata
Non manca la frecciata polemica: «Per troppo tempo la sinistra ha parlato di Mantova dimenticata; io credo che non sia vero, ma che la politica locale, dividendosi sulle scelte, ha fatto perdere al territorio fondi e possibilità di realizzare opere fondamentali, che altre province hanno, invece, portato a casa, facendo sistema a prescindere dal colore degli amministratori». La priorità della Regione, conferma l’assessore, «è lavorare insieme, superando gelosie e divisioni, per fare di Mantova un punto di riferimento logistico, economico e commerciale. Grazie alla collaborazione tra le istituzioni – conclude Beduschi – stiamo finalmente riportando questo territorio al centro delle mappe strategiche europee, valorizzandone il ruolo nell’economia e nella logistica internazionale».
L’opposizione
Non la pensa così il consigliere regionale del Pd, Marco Carra. Nell’applaudire il sindaco di Mantova Palazzi per il lavoro svolto che ha consentito di portare a casa i finanziamenti per asse sud e Valdaro, punta il dito contro la Regione: «Ancora una volta – afferma Carra – registriamo la sua totale assenza. La Regione avrebbe dovuto farsi carico dell’asse sud attraverso l’autostrada Mantova-Cremona, ma ancora non si capisce che cosa accadrà. Sono capaci solo di fare degli inconcludenti tavoli istituzionali». E conclude: «Chiederemo l’apertura di un confronto con la maggioranza per definire le infrastrutture nel nostro territorio sulle quali la Regione intende investire alla luce dei risparmi che l’operazione A22 produrrà per le sue casse». Sa.Mor.
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