L’Abruzzo ha aperto un nuovo bando per andare incontro alle aziende che hanno subito danni a causa del maltempo nel 2023.
È quindi un’ulteriore misura che arriva dopo i due interventi del 2023 sempre a sostegno delle aziende colpite dal maltempo e dalla peronospora.
Quello aperto in questi giorni è un bando particolare, realizzato insieme alla Fira, la Finanziaria Regionale Abruzzese, che mette a disposizione 2.327.500,00 euro per abbattere gli interessi sui prestiti delle aziende danneggiate.
Il procedimento è questo: se una azienda ha acceso un prestito o un mutuo e nel 2023 ha subito una perdita di produzione o di almeno il 30% rispetto all’anno precedente, può richiedere il contributo per pagare gli interessi sul prestito.
Possono partecipare sia aziende agricole singole o associate, vitivinicole e no, sia aziende di trasformazione e di commercializzazione.
Per le aziende agricole, singole o associate, il bando offre un contributo che copre la metà degli interessi passivi che matureranno dalla data di presentazione della domanda di contributo fino a conclusione del finanziamento per un massimo di 25mila euro.
Anche per le aziende di trasformazione e di commercializzazione il contributo coprirà la metà degli interessi passivi maturati dalla data di presentazione della domanda di contributo fino a conclusione del finanziamento, ma in questo caso fino ad un massimo di 50mila euro.
Come ha sottolineato il vicepresidente della Regione Emanuele Imprudente, gli obiettivi e i contenuti del bando sono stati precedentemente concordati con le organizzazioni professionali, assieme alle quali poi la Regione si è interfacciata con il mondo finanziario e creditizio tramite l’Associazione Bancaria Italiana.
Le domande di contributo possono essere presentate entro il 9 dicembre 2024 esclusivamente attraverso lo sportello telematico regionale.
Per altre informazioni e per tutti i dettagli si rimanda alla pagina ufficiale del bando sul sito della Fira.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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