COMPAGNIA CARABINIERI DI MILAZZO LIPARI: DISASTRO AMBIENTALE I CARABINIERI DENUNCIANO DUE PERSONE E SEQUESTRANO UN’AREA DI 15.000 MQ.
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 72enne liparota, già noto alle Forze dell’Ordine, in ordine ai reati di “discarica non autorizzata”, “distruzione o deturpamento di cose naturali”, “coltivazione di cava in sito non urbanisticamente previsto in area dichiarata di notevole interesse umanitario e di pregio ambientale”.
La condotta contestata si realizza nell’aver estratto abusivamente e senza alcuna autorizzazione, sull’isola di Lipari nella localita’ “Vallone Cucco”, pietra pomice, creando un irreversibile alterazione dell’area interessata, con conseguente deturpamento del paesaggio sottoposto a vincolo, patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. L’indagato, inoltre, avrebbe modificato lo stato dei luoghi e la relativa destinazione d’uso realizzando una discarica di rifiuti di varia natura non autorizzata.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dai Carabinieri, che hanno permesso di accertare le condotte illecite dal 2020 ad oggi. La cava oggetto del sequestro preventivo occupa una superficie pari a circa 15.000 mq., sottoposta a vincolo paesaggistico di interesse comunitario.
L’attività si inserisce nella più ampia azione di contrasto al deturpamento paesaggistico e naturalistico nell’arcipelago eoliano promossa dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. guidata dal Procuratore Capo Giuseppe Verzera.
IN GIRO CON LA DROGA ADDOSSO, TRE GIOVANI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.
A Lipari, nell’ambito di mirati servizi per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno denunciato – in stato di libertà –tre giovani in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito di due attività distinte, i Carabinieri della Stazione di Lipari, hanno controllato tre persone mentre si trovavano per le vie di quel centro in atteggiamento sospetto, poi sottoposte a perquisizione personale che ha permesso di trovare, otto involucri contenenti complessivamente 32 grammi di hashish addosso ai tre giovani fermati, insieme alla somma in contanti di 120 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
I tre soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e dovranno rispondere per il reato a loro addebitato.
I deferimenti seguono la denuncia di una persona, eseguita la settimana scorsa sempre dai Carabinieri di Lipari in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tutta la droga è stata sequestrata e consegnata ai Carabinieri del RIS di Messina per le relative analisi di laboratorio.
Le presenti attività si inseriscono nel contesto della repressione dello spaccio di stupefacenti portata avanti dall’Arma dei Carabinieri in sintonia con la Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Giuseppe Verzera, con particolare riguardo all’arcipelago eoliano, ove, con l’approssimarsi del periodo estivo, c’è il rischio di assistere ad un aggravamento del fenomeno.
«Esattamente tre settimane fa l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Alessandro Aricò, ha annunciato in pompa magna che il giorno dopo sarebbe stato aperto il portale online per i rimborsi dei titoli di viaggio ai lavoratori pubblici pendolari delle isole minori. Ma ad oggi possiamo dire che le sue parole sono state solo vane promesse. Chiediamo con forza l’intervento del presidente della Regione, Sicilia Renato Schifani, per mettere fine a questa continua vergogna».
La denuncia è del segretario generale della Uil Trapani, Tommaso Macaddino: «È evidente che la gestione dei rimborsi così com’è stata progettata è fallimentare. I lavoratori nel frattempo hanno speso circa 300 euro di biglietti per gennaio e altrettanti a febbraio, andando a gravare su stipendi già intaccati dall’aumento sconsiderato dei prezzi per i beni di prima necessità a causa dell’inflazione galoppante. Ci chiediamo poi, una volta aperto questo portale, quali saranno le tempistiche per ottenere i soldi anticipati».
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